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Inter, Godin parla da leader: “O si vince, o si impara. Ogni decimo di secondo è importante in campo…”

Godin (Getty Images)

"L’esperienza non è un titolo, si conquista vivendo le situazioni"

Redazione ITASportPress

Sabato la prima presenza da titolare con la nuova maglia, Diego Godin si è già preso l'Inter e ha già convinto compagni e tifosi. L'ex Atletico Madrid, in vista della sfida di questa sera alle 18:55 contro lo Slavia Praga in Champions League, ha rilasciato un’intervista al Matchday Programme nerazzurro.

VITA - "Ho iniziato a giocare a 5 anni e il calcio è stato il mio primo sport. Fino a 15 anni ho praticato anche altro: nuoto, basket, pallavolo e atletica. Tutte discipline che mi hanno aiutato a crescere sul piano fisica e nella coordinazione. Sono sempre stato un appassionato del futbol, e mi appassionava di più perché è uno sport di squadra. Ho iniziato attaccante, poi mi sono spostato a centrocampo e infine ho trovato la mia dimensione in difesa", ha spiegato Godin.

ESPERIENZA - "È la gente che fa grande un club, l’energia che si crea tra squadra, allenatore, società e tifosi è fondamentale. Il difensore, come il portiere, vede tutto il campo e ha una grande responsabilità: deve trasmettere sicurezza. Questo è un po’ il mio modo di interpretare il ruolo: pensare alla squadra, al bene collettivo. La maggior parte dei gol li ho segnati di testa. Il mio lavoro principale è difendere, poi c’è anche l’istinto che mi porta a spingermi in area avversaria sui calci piazzati. Vado sempre al massimo. voglio aiutare la squadra anche fuori dal campo. L’esperienza non è un titolo, si conquista vivendo le situazioni. Dico sempre 'O si vince o si impara'. Ogni decimo di secondo guadagnato è necessario per vincere, soprattutto per una squadra intensa, ordinata e strutturata come la nostra".