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Sacchi: “Juventus, sarebbe un vantaggio trovare in finale il Real Madrid”

"Ci sono tanti modi di fare calcio e tanti modi per vincere, ma uno solo ti fa entrare nel Gotha dei grandi: vincere e convincere"

Redazione ITASportPress

"Arrigo Sacchi, che si è laureato due volte di fila campione d'Europa con il Milan, parla di Champions League in un'intervista a Il Corriere della Sera; ecco quanto dichiarato dal tecnico di Fusignano: "Ho mandato un messaggio a Florentino Perez e gli ho detto: 'è stata una grande partita, è una vittoria meritata e Cristiano Ronaldo è un mostro'. Zidane ha fatto un grande lavoro, sta crescendo come allenatore di partita in partita e il Real Madrid, contro l’Atlético Madrid, ha fatto una grande partita di squadra. Lo sa quale è stata la differenza tra il Ronaldo di martedì e il Messi della prima partita tra Juventus e Barcellona? Ronaldo, che ha qualità personali immense, è stato esaltato dal gioco del Real Madrid, che ha comandato sempre la partita. Messi, a Torino, quasi non ha toccato palla. Prenda Griezmann: si è impegnato, ce l’ha messa tutta, ma senza l’aiuto della squadra dove poteva andare? Mettiamolo nel Real Madrid e poi giudichiamolo. Prendiamo l’altro Ronaldo, il brasiliano. Forse poteva avere anche più talento, ma è durato molto di meno. Cercava privilegi: il primo era correre poco. Cristiano Ronaldo, invece, è un professionista esemplare. Una volta sono andato a trovare Ancelotti quando era al Real Madrid. Chi c’era un’ora e mezza prima dell’allenamento in palestra? Cristiano Ronaldo. E a Carletto, poco prima di Bayern Monaco-Real Madrid ho mandato un messaggio: 'guarda che il Real Madrid si è messo a giocare bene e che Ronaldo è in grande crescita. Ho persino scherzato: guarda che ha dribblato un avversario...'. Ma vogliamo parlare degli otto goal segnati in tre partite tra Bayern Monaco e Atlético Madrid? Cristiano è cambiato nel tempo. Prima era più spettacolare, ora capisce in anticipo dove andrà il pallone. Simeone ha fatto una brutta figura, martedì, ma più per la bravura del Real Madrid che per gli errori dell’Atlético Madrid. Quello di Simeone non è il mio calcio preferito, ma spesso l’Atlético Madrid ha fatto partite eroiche. Non è mai un avversario facile, ma il Real Madrid ha giocato troppo bene. Prendiamo il Clasico, perduto al 95’ con il goal di Messi. Il Real Madrid l’ha giocato con il suo orgoglio e con il suo stile: attaccavano sul 2-2, a tempo scaduto, anche se avevano un uomo in meno. In Italia avrebbero detto tutti: con un po’ più di attenzione finiva 2-2. E io invece dico: in dieci contro undici una squadra all’italiana non avrebbe mai recuperato sotto di un goal. E, soprattutto, non avrebbero mai costruito la mentalità che ha portato il Real Madrid a vincere tutto. L'ultimo allenatore a diventare due volte di fila campione d'Europa sono stato io col Milan, ora potrebbe farcela il Real Madrid. Se sarebbe un dispiacere? Io sono prima di tutto un tifoso del bel calcio e voglio che il calcio vada sempre avanti. Quando ho perso ai rigori il Mondiale del 1994 mi è venuta una lacrima, ma l’ho subito asciugata perché ho pensato a due cose: la prima è il Brasile lo aveva meritato più dell’Italia e la seconda è che noi ce l’avevamo messa tutta e che perciò non dovevamo avere rimpianti. Cardiff? Per la Juventus sarebbe un vantaggio trovare in finale il Real Madrid e non l’Atlético Madrid. In caso di vittoria la sua storia sarà amplificata. E se vincerà con merito avrà alzato il livello della sua autostima. Ci sono tanti modi di fare calcio e tanti modi per vincere, ma uno solo ti fa entrare nel Gotha dei grandi: vincere e convincere".