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Coppa Italia, il Napoli vince di rigore: Insigne stende 2-0 il Perugia

Getty Images

I partenopei passano con la doppietta del numero 24 battendo gli umbri del neo allenatore Serse Cosmi. Ora affronteranno ai quarti la vincente di Lazio-Cremonese

Redazione ITASportPress

Il Napoli si riscatta dalla sconfitta contro la Lazio e passa ai quarti di Coppa Italia. Al San Paolo i partenopei hanno battuto il Perugia del neo allenatore Serse Cosmi. Gara senza troppe storie già nel primo tempo: la doppietta di Insigne su rigore chiude il risultato. Nella ripresa non succede quasi nulla. Gli umbri sprecano un rigore con Iemmello al 47'. Ora i partenopei affronteranno la vincente di Lazio-Cremonese.

PRIMO TEMPO - Il Napoli parte subito forte in avvio con un'occasione di Insigne al 19', ma l'attaccante al centro dell'area calcia fuori di molto. Proprio il fantasista però realizza il rigore dell'1-0 al 26' tirando di destro nell'angolino basso di sinistra dopo un fallo in area di Nzita. Gli umbri non riescono a reagire e un fallo di bomber Iemmello in area porta a un altro tiro dagli undici metri al 38'. Sempre Insigne dal dischetto e palla in rete, stavolta però il tiro finisce nell'angolino basso di destra. Il Perugia si fa vedere al 43' con un tiro di Falcinelli da fuori area di poco fuori. Nel finale dei primi 45' è poi Ospina show, che si riscatta dall'errore contro la Lazio costato la sconfitta: fallo in area di Hysaj concesso dal Var e Iemmello va dal dischetto, ma il tiro è parato dal portiere nell'angolo basso a destra.

SECONDO TEMPO - Il Perugia cerca subito di scuotersi a inizio ripresa e al 52' e al 58' Iemmello ci prova trovando ancora una volta le respinte di Ospina. Zielinski ci prova al 63' da fuori area, ma il tiro col mancino finisce alto. ll tutto mentre Insigne trova la risposta di Fulignati due minuti dopo il tiro del suo compagno di squadra. Poi non succede quasi più nulla, se non un fallaccio di Konate su Elmas senza conseguenze. Dopo tre minuti di recupero il triplice fischio: al San Paolo il Napoli di Gattuso rialza la testa.