editoriale

CATANIA, contro il Napoli toccato il fondo. Scenari tra passato e futuro

Disastrosa. Aggettivo migliore non esiste per descrivere la stagione del Catania. La formazione etnea è lontana parente da quella vista lo scorso anno, quella dei record che macinava punti su punti fino a conquistare un ottavo posto più che...

Redazione ITASportPress

Disastrosa. Aggettivo migliore non esiste per descrivere la stagione del Catania. La formazione etnea è lontana parente da quella vista lo scorso anno, quella dei record che macinava punti su punti fino a conquistare un ottavo posto più che meritato attraverso la forza di volontà e il bel gioco, caratteristiche che il tecnico Maran era riuscito a tirare fuori.

CONTESTAZIONE - La sconfitta di ieri ha fatto toccare il fondo. Prestazione pessima di quasi tutti i giocatori e netta frattura con il pubblico che per la prima volta in questa stagione ha manifestato il proprio dissenso contestando squadra e presidente Pulvirenti. Purtroppo a poche giornate dalla fine del campionato è tardi per cambiare le carte in tavola alzando la voce. Sembra come sparare sulla Croce rossa ma è pur vero che vedere un Catania così allo sbando contro tutti gli avversari fa veramente male ai tifosi che pagano il biglietto e fanno sacrifici enormi per prendere posto in uno stadio angusto e scomodo come quello del "Massimino". Ieri però è stato toccato il punto più basso della storia del Catania in Serie A e la presa di posizione del popolo rossazzurro può essere anche giustificata.  

GENNAIO - A gennaio Itasportpress.it ha preso una posizione ben precisa per cercare di salvare il Catania. Abbiamo cercato di ricomporre quella coppia che ha fatto le fortune del Catania visto che c'era la disponibilità di uno dei due a rimettersi in gioco tanto che aveva anche gli acquisti pronti. Ormai però è tardi e non si può tornare indietro e non ha senso più criticare o attaccare squadra e dirigenza a poche giornate dalla fine del campionato. Pulvirenti ha scelto un'altra strada che rispettiamo e a maggio capiremo se è stata quella giusta, come ci auspichiamo, perchè vogliamo il bene del Catania e non il male.

FUTURO - Giungono voci in redazione di novità importanti in arrivo a livello dirigenziale. La fonte è serissima e autorevole e nei prossimi giorni dopo averla verificata per bene vi aggiorneremo senza censurare nulla come è nel nostro stile. 

MIRACOLO - Solo con il coraggio e la forza di volontà è possibile fare il miracolo quando la quartultima sta a 6 punti. Anche il più inguaribile degli ottimisti non riuscirebbe a vedere un Catania in Serie A l’anno prossimo.  L’ultimo posto in classifica con soli 20 punti totalizzati fin ora condanna i rossazzurri ad una retrocessione che sembra ormai inevitabile, specie se l’atteggiamento dei giocatori è molle e passivo, come quello del primo tempo contro il Napoli. La prima frazione di gioco della gara con i partenopei non è altro che la fotografia della stagione. Squadra senza attacco, sfiduciata e scollata. Delle lacune tecniche e tattiche abbiamo scritto fiumi di parole quindi è inutile tornarci ancora. Intanto, al di là del Chievo che sta provando a uscire dalla zona calda, Bologna, Livorno e Sassuolo sono li a fare compagnia al Catania e non se la passano tanto meglio. Rimangono ancora 8 giornate (24 punti in palio) e la salvezza dista 6 punti: l’aritmetica tiene in vita i rossazzurri ma non si può più perdere tempo. Già dalla trasferta con l’Udinese (squadra già battuta all’andata) bisogna fare bottino pieno anche se i tre punti lontano dal “Massimino” mancano addirittura dalla scorsa stagione.