editoriale

CATANIA: dal record di punti all’inferno della B

In soli dodici mesi il Catania passa dall’esaltazione per il record di punti alla delusione per il ritorno tra i cadetti. I rossazzurri passano da un estremo all’altro e salutano la Serie A dopo otto stagioni. Incredibile solo a...

Redazione ITASportPress

In soli dodici mesi il Catania passa dall'esaltazione per il record di punti alla delusione per il ritorno tra i cadetti. I rossazzurri passano da un estremo all'altro e salutano la Serie A dopo otto stagioni. Incredibile solo a pensarlo l'estate scorsa dopo un campionato importante, concluso con il record di punti (56) ed eguagliando il miglior piazzamento di sempre (ottavo posto). Tardivo il risveglio nelle ultime due partite giocate, vinte in casa con la Roma e in trasferta con il Bologna, con i 'felsinei' trascinati in Serie B.

Il Catania ha perso 22 gare in 37 giornate, ben sei al Massimino.  Numeri deficitari che si aggiungono al disastroso rendimento esterno (una sola vittoria in 19 trasferte, appena cinque punti) e alle croniche (e mai risolte) difficoltà realizzative (32 gol all'attivo, secondo peggior attacco del torneo) testimoniando i problemi di un gruppo per il quale l'ottavo posto dello scorso anno è diventato, paradossalmente, non la base per migliorarsi ancora, ma un limite tale da far perdere di vista il vero obiettivo dei rossazzurri, quella salvezza persa oggi a Bologna.

L'avvicendamento tra Maran e De Canio non è servito, così come riportare Maran e rimpiazzarlo poi con Pellegrino. Tanti errori nella gestione tecnica e societaria sono andati a sommarsi ad un mercato di gennaio non adeguato. Tra acquisti sbagliati, fragilità caratteriali, evidenti carenze atletiche e giocatori chiave (da Lodi a Leto) rimasti sempre al di sotto del rendimento atteso, il Catania non ha mai dato l'impressione di essere la squadra dello scorso anno e alla fine ha perso il sostegno dei tifosi che per tanto tempo hanno supportato la squadra.

Per il Catania è la fine di un ciclo che ha prodotto la serie di presenze in Serie A più lungo della storia del club, per il presidente Pulvirenti è la prima, dura, delusione della sua gestione. La società non vuole mollare ed anzi sta già pensando al futuro, ma questo non mitiga l'amarezza per quanto sprecato in questa stagione.