editoriale

CATANIA, scelte discutibili e risposte nel cassetto

Se il Catania avesse battuto il Torino, la vittoria sarebbe potuta essere paragonata ad una scarica elettrica data da un defibrillatore ad un infartuato. Al contrario, durante la partita contro i granata si è assistito ad un nuovo,...

Redazione ITASportPress

Se il Catania avesse battuto il Torino, la vittoria sarebbe potuta essere paragonata ad una scarica elettrica data da un defibrillatore ad un infartuato. Al contrario, durante la partita contro i granata si è assistito ad un nuovo, l’ennesimo, funerale in campo. Doveva essere il match della svolta per ridare linfa alla speranza di una salvezza, che oggi appare ancora più lontana, e invece è stata la domenica della capitolazione. Al Massimino ancora una pessima prestazione della squadra che brilla  solo per una manciata di minuti e poi si spegne. La solita fiammata ha illuso tutti e come succede spesso, la ripresa ha messo a nudo tutte le lacune tecniche, tattiche e psicologiche di questa squadra colabrodo.

Paga Maran- Alla fine a pagare è stato nuovamente il tecnico Rolando Maran che è stato esonerato per la seconda volta. Il trentino colpe ne ha per una gestione tecnica non sempre perfetta e oculata, ma forse non è il colpevole principale di questa ormai inevitabile retrocessione.  Lo spogliatoio infatti era sempre in ebollizione e Maran ha camminato sulle mine. L’ex del Varese da quando è stato richiamato, ha cercato di prendere decisioni tecniche senza farsi influenzare da suggerimenti dirigenziali. Probabilmente avrà anche pagato per aver alzato questo muro o per aver messo lingua sul mercato. Maran non scorderà facilmente questo orrendo campionato così come la bellissima stagione dei record.

Pulvirenti come Zamparini- Pulvirenti si è “Zamparinizzato” in questa stagione. Come il suo collega mangia-allenatori del Palermo, anche il massimo dirigente etneo ha cambiato molti tecnici. Con Pellegrino siamo al terzo (quarto se si considera il Maran-bis). Se le precedenti decisioni sembravano più orientate nel disperato tentativo di dare una scossa, quella di Pellegrino sembra una soluzione tampone per chiudere la stagione e anche una mossa della società  per far passare Maran come il capro espiatorio della fallimentare stagione rossazzurra.  Intanto Pulvirenti, invitato a gran voce dai tifosi ieri ad andare a fine partita sotto la curva, deve ancora dare una risposta al popolo rossazzurro che attraverso una lettera aperta firmata dallo storico capo ultras della curva Nord, Michele Spampinato, ha sollevato alcuni dubbi sulle scelte della dirigenza.  

Semplice imperizia e negligenza o frutto di una precisa strategia imprenditoriale questa tragica stagione?

Chiarimento riguardo la singolare coincidenza che ci sarebbe tra una nostra probabile retrocessione in B ed il recente accordo (dell’importo di 100 milioni di euro) tra l’Istituto del Credito Sportivo e la Lega di B inerente la costruzione di 5 o 6 nuovi stadi nel nostro Paese.

Chiarimento riguardo l’attuale stato del bilancio societario, riguardo l’ultimo chiacchierato acquisto del terreno in contrada Jungetto e quindi un chiarimento sulla costruzione del nuovo stadio

Chiarimento riguardo un’altra singolare coincidenza che ci sarebbe tra una nostra probabile retrocessione in B ed il maxi rimborso da parte della Lega di Serie A . Quanto può influire questo cosiddetto“paracadute di solidarietà”?

Chiarimento riguardo le eccellenti cessioni estive ed il più che scadente calciomercato invernale. 

Chiarimento riguardo il programma che la società adotterà dalla prossima stagione in poi.

Queste alcune delle domande formulate dai tifosi della Curva Nord ancora senza risposte.

La gloriosa storia del Calcio Catania è ricca di momenti esaltanti e altri difficili. Negli anni passati si sono assaporate retrocessioni, anche piuttosto dolorose, ma quella vissuta quest’anno è sicuramente la più amara. Bastava poco per rimanere nella massima categoria. Bastava un attaccante motivato e di categoria per cambiare le sorti di questa funesta stagione. Al contrario, sono stati compiuti errori su errori, sia in estate che in inverno, che costringono l’Elefante ad essere umiliato ed abbattuto anche da piccole realtà del nostro campionato.