editoriale

L’OCCHIO DEL GABBIANO – G. SPINESI: “Catania, caduto l’ultimo telo. Ecco tutti gli errori commessi e non risolti. Non molliamo”

L’ex calciatore del Catania, Gionatha Spinesi, prosegue la sua collaborazione con Itasportpress.it curando la rubrica “L’occhio del Gabbiano”. La sconfitta col Sassuolo ha sgretolato le ultime certezza che aveva questo...

Redazione ITASportPress

L'ex calciatore del Catania, Gionatha Spinesi, prosegue la sua collaborazione con Itasportpress.it curando la rubrica "L'occhio del Gabbiano".

La sconfitta col Sassuolo ha sgretolato le ultime certezza che aveva questo Catania.  L’ultimo telo che copriva questa opera d’arte venuta male, è caduto al Mapei Stadium e così adesso si vedono come non mai tutte le imperfezioni. I difetti sono ormai visibili anche ai ciechi perché questo Catania ormai è indifendibile.

Non credo alla metamorfosi tra primo e secondo tempo di ieri solo perché Di Francesco ha mandato in campo Zaza ed ha dato ai suoi la carica giusta in 15’ minuti di pausa. Il Catania è fragile caratterialmente e crolla subito non avendo capacità di reagire. Questa squadra queste debolezze li ha sempre avute anche nella scorsa stagione solo che l’anno scorso erano ben nascoste dalla classifica. E’ un gruppo che non reagisce alle intemperie. I record dello scorso anno forse hanno illuso tutti, dirigenti compresi che non hanno saputo rimanere umili facendo voli pindarici per poi atterrare in una pista sconnessa che porta al precipizio. In Serie A non c’è nulla di scontato, nulla ti viene regalato se non ti attrezzi. Sono stati fatti tantissimi errori: di gestione, di mercato in estate e in inverno. Non si fa una offerta concreta a Belfodil o un altro attaccante importante per non pagare l’ingaggio e poi in organico molti calciatori etnei percepiscono ingaggi da squadre di prima fascia. Incongruenze. Tutte le avversarie dei rossazzurri che lottano per la salvezza hanno in organico almeno 4 attaccanti. Il Catania no. Leto, Castro e Fedato i vice Bergessio secondo quanto affermato da Pulvirenti ma i fatti dicono che questa squadra aveva bisogno di ben altro. Errori su errori: cacciato Maran, preso De Canio, poi torna Maran tanto criticato in tv. Lo stesso discorsi per Lodi attaccato in tv e poi ripreso. Il Catania aveva di bisogno di un allenatore vulcanico, fumantino per scuotere la squadra. Maran come De Canio sono bravi professionisti ma in questa situazione difficile hanno fatto ben poco per cancellare la fragilità caratteriale della squadra.

Altro errore commesso dai dirigenti è stato quello di voler coprire a tutti i costi i veri problemi della squadra accampando scuse varie. Bastava fare autocritica e intervenire subito a gennaio. Forse sarebbe stata atto di lesa maestà ma era l’unica strada per far cambiare il destino a questa squadra. Se si va in B ci perde tutta la città non solo tifosi, squadra o dirigenti. Dunque bisogna mettersi tutto alle spalle e guardare con fiducia (quella rimasta) alle prossime 10 giornate. Arriveranno Juve e Napoli ma il calcio a volte è strano e il miracolo può sempre avvenire. Con un po’ di fortuna anche questo disastrato Catania può farcela a mettere sotto le big della A. Bisogna crederci e non è il momento di abbandonare la squadra o di contestarla. Tutti a sostegno fino alla fine poi si faranno i conti e chi ha sbagliato se ne renderà conto. Speriamo.”    

Un abbraccio

Gionatha