editoriale

L’OCCHIO DEL GABBIANO – G. SPINESI: “Catania, che pena! Maran dove sei? Società  deve dare risposte ai tifosi”

L’ex calciatore del Catania, Gionatha Spinesi, prosegue la sua collaborazione con Itasportpress.it curando la rubrica “L’occhio del Gabbiano”. Dopo 15 minuti di partita mi sono rilassato ieri. Ho acceso la mia sigaretta...

Redazione ITASportPress

L'ex calciatore del Catania, Gionatha Spinesi, prosegue la sua collaborazione con Itasportpress.it curando la rubrica "L'occhio del Gabbiano".

Dopo 15 minuti di partita mi sono rilassato ieri. Ho acceso la mia sigaretta convinto che il Catania avrebbe lasciato il “Friuli” con almeno un pareggio a voler essere pessimisti. L’ Udinese infatti era in costume da bagno e l’infradito ai piedi ed ha giocato senza spingere troppo. Ho avuto la netta sensazione che si giocasse di giovedì in un clima da amichevole in famiglia e non una gara da tre punti visto che il pareggio poteva accontentare tutti. Nessun fallo cattivo, poco furore agonistico match corretto e difese distratte. La fame e la voglia di vincere insomma la doveva avere solo il Catania e non certamente la squadra di Guidolin ormai salva. Quando poi ho visto Barrientos che in una azione offensiva rossazzurra alla fine del primo tempo si allacciava le scarpe anziché prendere spazio e tempo agli avversari per creare pericoli a Scuffet, sono andato a cenare pensando che il match sarebbe finito in gloria per la mia squadra. Ho sbagliato tutto visto che, come spesso accade, il solito gravissimo errore difensivo ci ha fatto sprofondare. L’Udinese ha continuato a passeggiare in campo con Scuffet che prendeva applausi. Questo Catania che non segna non può permettersi di subire gol così. Mi spiegate come si fa in superiorità numerica a marcare da dietro Di Natale? Ma come si fa a non fare la diagonale giusta e attaccare il portatore dell’Udinese che mette al centro una palla che attraversa l’area con una certa linearità? Ma chi allena questi difensori? Ma l’allenatore dove sta? Continua a sbagliare Maran sia le scelte che la tattica partita dopo partita. Gyomber è giovane ma sbaglia banalmente e l’unica cosa buona dello slovacco è il numero della maglia. Maran ha sbagliato a utilizzare ieri Monzon da terzino quando abbiamo visto nelle precedenti partite che questo argentino tutto può fare tranne l’esterno basso difensivo. Ha sbagliato atteggiamento Maran contro il Livorno giocando con gli avversari alla roulette russa. Ha sbagliato con il Cagliari, ha sbagliato col Sassuolo dove nella ripresa ha fatto entrare in campo solo le magliette. Ha sbagliato l’atteggiamento tattico contro il Napoli esponendosi troppo e “offrendosi” alla squadra di Benitez. Ma Maran ci sta o no?

La società chiede sempre il sostegno dei giornalisti e della città ma i dirigenti hanno l’obbligo di dare risposte precise ai tifosi. E’ troppo comodo adesso chiedere a tutti di dare di più e stringersi. Non bisogna solo chiedere che si compattino le cinque componenti quando finora una di essa, la più importante, è mancata. Pulvirenti, Cosentino o Bonanno devono spiegarci cosa sta succedendo al Catania che prende schiaffi da tutte le parti. Non mi si venga a dire che la colpa è di questo o di quello, o degli infortuni e delle squalifiche quando dopo 31 giornate si ha solo 20 punti in classifica e si continuano a vedere partite così brutte.

Parlo da ex giocatore e adesso tifoso della squadra rossazzurra. Il mio è un commento alla prestazione della domenica e del campionato del Catania e lungi da me dal voler criticare a prescindere gli etnei, ma quest’anno è stato uno stillicidio e non posso non raccontare ai tifosi la verità. So che a volte la verità fa male ma io rispetto la gente di Catania che è poi la componente più importante.  

Adesso col Torino chiedo ai tifosi di stare vicino alla squadra perché contro i granata è veramente l’ultimo treno. Bisogna prenderlo per non scendere alla prossima fermata.

Un abbraccio

Gionatha