ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

gazzanet

Anastasi a ISP: “Juve migliorata nel gioco. Calcio offensivo? Si tira poco…”

(JuventusNews24)

L'ex attaccante racconta le sue impressioni sulla Serie A

Redazione ITASportPress

Di Federico Mariani

La Serie A si è aperta all'insegna del gol. Tanti i ribaltamenti nei risultati delle varie partite, pochissime le gare con poche marcature. È il campionato dei bomber, almeno per ora. Probabilmente farebbe piacere anche Pietro Anastasi partecipare a questo momento magico degli attaccanti. Lo storico centravanti azzurro ha costruito una carriera memorabile gonfiando le reti avversarie e facendo le fortune di diverse squadre, specialmente della Juventus, il club con cui ha vinto tre campionati negli Anni '70. E da esperto conoscitore di calcio, Anastasi ha analizzato lo scoppiettante avvio della Serie A ai microfoni di Itasporpress:

Anastasi, che idea si è fatto di questo primissimo scorcio di Serie A?

“Mi sembra che abbia rispettato le aspettative. A parte il Napoli che ha perso lo scontro, le grandi favorite, Juventus e Inter, sono già in testa. Credo che saranno queste tre formazioni a giocarsi lo scudetto fino alla fine”.

A proposito di Juventus, qual è la Sua impressione sul nuovo corso di Maurizio Sarri?

“In questo momento abbiamo visto una Juve in continuo miglioramento. Ha giocato bene 60 minuti contro il Parma, poi altri 70 contro il Napoli. Vuol dire che sta sempre migliorando la condizione. Come gioco, è risultato migliore di quello che si giocava con Massimiliano Allegri”.

Le ultime ore sono apparse piuttosto delicate per il caso di Emre Can, escluso dalla lista Champions.

“Nessuno l'avrebbe presa benissimo. È toccato a lui rimanere fuori. Però il fatto che la Juve sia riuscita a prendere altri giocatori di altissimo livello ha influito su questa decisione. In questo momento, i bianconero potrebbero formare due squadre di alto livello, giusto per rendere l'idea della qualità di cui dispongono”.

Attualmente si parla molto della ricerca di un calcio più offensivo anche in Italia. Che idea si è fatto di questo cambiamento, anche confrontando il sistema di gioco praticato da Lei come calciatore?

“Ai miei tempi si giocava stando molto sotto la porta avversaria ed il portiere era sempre il migliore in campo. Questo ultimamente non succede. Gli estremi difensori non sono più così sollecitati. Ora arrivano meno tiri in porta. Insomma, secondo me, non è così offensivo”.

Ultima domanda: Michael Owen ha criticato aspramente Fabio Capello. Davvero è così difficile convivere con uno come Capello?

“Lui fa l'allenatore ed è un professionista. È uno che è abituato a dare pane al pane e vino al vino. Non sono mi trovo d'accordo con le accuse di Owen”.