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Cagliari, l’ex Festa a ISP: “Serve equilibrio, difesa e centrocampo da rivedere. Su Borriello in Nazionale…”

L'ex giocatore e allenatore della squadra sarda, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Itasportpress.it

Antonino Lo Re

Dopo la bella vittoria sull'Inter a San Siro, il Cagliari è stato sconfitto pesantemente in casa dalla Fiorentina e nel match del turno infrasettimanale all'Olimpico contro la Lazio. Ad analizzare il momento della squadra allenata da Massimo Rastelli, è Gianluca Festa, ex giocatore e tecnico della compagine rossoblu, il quale è intervenuto in esclusiva ai microfoni di ItaSportPress; ecco le dichiarazioni rilasciate: "Nelle ultime due gare il Cagliari non è stato all'altezza delle precedenti. Probabilmente la vittoria con l'Inter ha dato un senso di appagamento e con la Fiorentina dopo esser partiti bene, non ha avuto la giusta cattiveria nel reagire. È mancata la determinazione delle prime partite e questo il Cagliari non se lo può permettere. Contro la Lazio la squadra è entrata in campo un po' contratta, trovarsi sotto di tre gol dopo 28 minuti e poi reagire non è per niente facile. In questo momento la fase difensiva mostra dei problemi evidenti, ma i rossoblu hanno tutte le carte in regola per salvarsi".

Anche il centrocampo ha palesato delle lacune importanti. Quanto pesa l'assenza di un giocatore come Joao Pedro?

"Innanzitutto non avrei lasciato partire Deiola, un calciatore che poteva essere molto utile davanti la difesa, dove la squadra ha dei problemi. Tachtsidis è buon elemento ma non ha i tempi delle giocate, è un ottimo interditore, ha fisico, ma in quella posizione ci vuole qualcuno che dia ordine e imposti velocemente la manovra. Anche le due mezzali si inseriscono poco e secondo me Barella da interno può dare di più che sulla trequarti, poiché corre moltissimo ed è bravo ad inserirsi. Quello del trequartista è un ruolo particolare, si deve saper giocare tra le linee. Lo ha fatto abbastanza bene Di Gennaro anche se con la Fiorentina si è dimenticato di dare una mano dietro. La squadra deve trovare il giusto equilibrio nei due vertici del rombo. L'assenza di Joao Pedro si fa sentire, perché è bravo a muoversi tra le linee e ad inserirsi".

Le ultime due batoste possono avere delle ripercussioni dal punto di vista psicologico per la prossima gara con il Palermo?

"Non credo. La squadra ritroverà fiducia e certezze nella sfida contro il Palermo, anche se la partita non sarà per niente facile. I rosanero verranno a giocarsi la gara sapendo che non possono più perdere terreno, ma il Cagliari ha delle qualità importanti soprattutto in attacco, dove riesce a rendersi sempre pericoloso. Si dovrà lavorare sulla difesa perché i gol subiti con la Lazio, non sono frutto di errori del singolo ma di reparto".

Festa, tutta la squadra ha mostrato una flessione, e anche Marco Borriello, dopo le prime giornate, è calato vistosamente. La possibile convocazione in Nazionale è un'utopia? 

"Se si rivedrà il Borriello delle prime giornate, in Nazionale può starci benissimo, chiaramente dovrà dimostrare di avere continuità. Penso che sia un giocatore da ammirare, perché è venuto a Cagliari con lo spirito giusto, e vista la sua carriera non era facile calarsi nelle realtà rossoblu ed imporsi. Sta facendo molto bene e quando non ha fornito delle prestazioni brillanti è sempre stato d'aiuto alla squadra. Rigore? Dagli undici metri sbagliano tutti, anche i più grandi giocatori. Ci può stare l'errore".