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Collovati a ISP: “Milan di Pioli somiglia al mio del 78/79 e Chiodi è come Giroud”

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L'ex difensore del Milan ha parlato ai microfoni di Itasportpress

Redazione ITASportPress

La Lotta scudetto si è infiammata dopo l'ultimo weekend di Serie A che ha visto sia il Milan che l'Inter vincere. Due punti separano in classifica i rossoneri in vetta, dai cugini nerazzurri che inseguono quando restano ancora da giocare tre partite. Il doppio ex, Fulvio Collovati ai microfoni di Itasportpress.it ha detto la sua sulle chance di scudetto del Milan.

Nessuno a inizio stagione immaginava di vedere il Milan davanti a 3 partite dalla fine. Lei ha mai pensato potesse accadere?

"Sinceramente no. Le favorite erano la Juventus, con il ritorno di Allegri, e l'Inter campione d'Italia. Il Milan era l'outsider , ma oggi è una certezza con tanti giovani interessanti e un grande allenatore. Il campionato non è ancora finito ma il Milan ha una grande opportunità di vincerlo"

La squadra di Pioli è una macchina perfetta?

"I rossoneri non hanno l'attaccante da 20 gol ma in questo somigliano molto al mio Milan della stella, stagione 78/79 dove Stefano Chiodi, che era il nostro centravanti, segnò 11 gol tra campionato e Coppa Italia. E Olivier Giroud ha lo stesso score del mio ex compagno di squadra. Ma la forza del Milan è questa, una vera cooperativa del gol"

Come mai questa squadra sembra non subire la pressione e la frenesia nel finale di gara a differenza dell’Inter?

"E' davvero strano che il Milan dei giovani gestisca gli ultimi minuti in modo diverso dall'Inter che ha calciatori più esperti. Bravo Pioli a trasmettere tranquillità. Questo modo di gestire i minuti finali, a differenza dell'Inter che a Bologna ha palesato tanta frenesia, sta dando molto ai rossoneri"

Lotta scudetto: chi è messo meglio?

"Il Milan perchè è primo e ha lo scontro diretto a favore quindi un altro punto in più. Certo è un campionato dove si lotta fino alla fine e le squadre di centro classifica sgomitano con tutte. Nove punti da assegnare, dunque ancora la lotta è aperta".

Il futuro di Ibra: deve smettere o proseguire?

"Dipende dalla nuova proprietà. Se vuole continuare vada avanti ma poi va trovato l'accordo con la società. Io gli consiglio di andare avanti se ha voglia di giocare"

Nell’era dei fondi e delle proprietà straniere, quanto è importante per un allenatore potersi confrontare con una figura di calcio come Maldini?

"Moltissimo, visto che nel calcio avere delle figure alla Maldini, alla Zanetti e alla Nedved è tanta roba. Chi conosce il calcio in tutte le sfaccettature, è solo chi ha giocato a differenza di un bravo manager che eccelle altrove".

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