ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

Caso Eriksen

Dott. Stefenelli a ISP: “Se malore Eriksen dovuto a Covid sarà presto in campo”

(Getty Images)

Un cardiologo di fama che ha seguito Seedorf e Pagliuca, ha risposto a Itasportpress sulle cause del malore del calciatore dell'Inter

Redazione ITASportPress

Dopo lo choc provocato dal malore del calciatore danese Christian Eriksen, si susseguono gli interventi di esperti per capire le cause dell'arresto cardiaco e sui possibili sviluppi legati alla sua carriera. Il dottor Carlo Stefenelli, cardiologo trentino di fama, che ha lavorato nel reparto di Cardiologia dell’Ospedale Civile Santa Chiara di Trento dal 1975 al 1982 con il professor Francesco Furlanello, dove ha visitato e curato nella casa di cura Villa Bianca numerosi calciatori importanti, tra tutti Clarence Seedorf, Gianluca Pagliuca e il nuotatore Domenico Fioravanti, a Itasportpress ha risposto ad alcune domande sul caso Eriksen.

Dottor Stefenelli, possibile che nel calcio di oggi così monitorato, si verifichino ancora casi come quelli del giocatore dell'Inter?

"Da tifoso interista ho accolto con sollievo la notizia che Christian si sia ripreso bene. Dopo tanta panchina ha potuto dimostrare tutta la sua classe immensa e lo scudetto porta anche la sua firma. L'Italia dal punto di vista della prevenzione, è all’avanguardia nel mondo e c'è una normativa molto rigorosa. I calciatori che giocano da noi sono perfettamente controllati, però esistono delle patologie che sfuggono ai controlli e non sempre l'ecocardiogramma rileva eventuali problemi del muscolo cardiaco".

Ne cita qualcuna?

"Ci sono malattie come la displasia aritmogena del ventricolo destro, una particolare malformazione del muscolo della parte destra del cuore, che sono in grado all'improvviso di scatenare, anche dopo anni e anni di allenamento, una aritmia che se diventa la famosa fibrillazione ventricolare che ha avuto Eriksen, ne determina l'arresto del cuore. Ci sono degli esami, come la risonanza magnetica cardiaca, che sono in grado di scoprire anche le piccole lesioni di questo genere. Ci sono ancora delle malattie dell'apparato elettrico del cuore che non di vedono ai controlli di rito. Comunque sono stati utili a Eriksen gli interventi immediati in campo. Defibrillatore fondamentale visto che si è riusciti a sincronizzare il cuore e se questo avviene entro 5 minuti dall'arresto ci si riprende rapidamente senza subire lesioni celebrali".

Si è parlato di Covid, crede sia collegabile all'arresto cardiaco?

"Esistono le miocarditi acute virali che sono causati dal banale virus dell'influenza o dal coronavirus. Generalmente sono miocarditi benigne che passano presto ma a volte sono in grado di generare aritmie. Nel caso di Eriksen se venisse accertato che la causa che ha scatenato l'arresto cardiaco sia collegata al virus, appena passata l'infiammazione potrebbe riprendere a giocare senza problemi".

Quindi in questo caso mister Inzaghi potrebbe averlo presto? 

"Ripeto se risultasse dai test che ha contratto il Covid-19, è ipotizzabile che si sia trattato di un disturbo elettrico dovuto alla infiammazione acuta del muscolo cardiaco. In questo caso Eriksen passata l'infiammazione tornerà presto sui campi di calcio. Io gli farei fare una risonanza magnetica al cuore per vedere se ci sono delle piccole zone di grasso che potrebbero segnalare la displasia aritmogena del ventricolo destro. Dovrà fare un check up a tutto campo sicuramente prima di stabilire se potrà tornare a giocare. Se dagli esami dovesse risultare che ha avuto una miocardite virale guarita, nulla vieta che potrebbe tornare a giocare ad inizio stagione se non ha avuto complicanza aritmica maggiore. Purtroppo se dovessero scoprire una cardiopatia congenita nascosta dalla nascita, sarà inidoneo all'attività sportiva e quindi la sua carriera sarà finita. Poi dovrà farsi applicare un pacemaker per evitare futuri arresti cardiaci"

tutte le notizie di