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(Getty Images)
Ivano Bordon di Mondiali se ne intende avendone vinto due, uno da calciatore con Bearzot in Spagna nel 1982 e un secondo titolo da componente dello staff di Marcello Lippi in Germania nel 2006. L'ex portiere dell'Inter e della Nazionale sul futuro dell'Italia dice la sua ai microfoni di Itasportpress.it
Bordon, in quattro mesi da campioni d'Europa ai playoff per andare al Mondiale... Che è successo?
"E' successo che abbiamo sbagliato due rigori e il match contro la Bulgaria a settembre. Non è che siamo dopo pochi mesi dall'Europeo diventati dei brocchi evidentemente, ha pesato forse un problema di condizione fisica oltre ai citati penalty sbagliati".
Cosa ci è mancato a Belfast?
"Mi aspettavo un risultato diverso, ma va dato merito agli irlandesi che si sono chiusi bene e ci hanno anche creato delle difficoltà. Purtroppo siamo arrivati nell'ultima gara del girone a giocarci una partita da dentro o fuori. La pressione si è fatta sentire".
Ce la faremo a qualificarci?
"Ne sono convinto anche se questi mini gironi non sono una passeggiata di salute. Bisogna essere anche fortunati nel sorteggio ma resto ottimista. Sono convinto che per marzo i nostri azzurri avranno lo stesso spirito di Wembey e andremo in Qatar"
Mancini cosa deve fare per arrivare al top a marzo?
"Mancano tanti mesi e bisogna vedere quali saranno per quel periodo gli impegni delle squadre che danno più calciatori all'Italia. La loro condizione e il loro stato di salute sarà determinante. Sono certo che ritroveranno a marzo la stessa voglia e capacità di giocare vista in estate".
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