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Italia, l’ex Anastasi a ISP: “Questo gruppo mi ricorda quello del ’68…”

"Con la Germania finisce 1-0 per noi, mi va bene anche una rete di Buffon, l'importante è vincere"

Marco Carmanello

Pietro Anastasi, siciliano, di Catania, figlio di operai, che nell'estate del '68 corona due sogni: passa dal Varese, squadra con cui s'era messo in evidenza, alla Juventus e vince il Campionato Europeo per Nazioni con la Nazionale, 2-0 nella finale bis del 10 giugno contro una forte Jugoslavia. Da allora l'Italia non ha più rivinto questa manifestazione, andandoci vicinissima nel 2000. «Arrivare in Nazionale dal Varese, quella fu davvero una gran bella soddisfazione. Valcareggi stava ricostruendo l'Italia dopo la debacle mondiale contro la Corea del Nord, io avevo fatto bene durante il campionato, così mi chiamò. Io e Riva, lui si stava riprendendo da un infortunio. Giocammo insieme una partita con l'Under 21 e poi fummo catapultati nella Nazionale maggiore».

Ma la Nazionale del ct Conte fa sognare l'Italia dopo aver domato la Spagna e Anastasi comincia a pensare che questo gruppo possa fare l'impresa anche perchè somiglia molto agli azzurri di Valcareggi"L'Italia ha fatto un'impresa eccezionale, nessuno si aspettava la vittoria sulla Spagna - ha sottolineato Anastasi ai microfoni di Itasportpress.it-. Abbiamo vinto meritatamente, il 2-0 ci sta stretto per quello che abbiamo creato. Potevamo tranquillamente restituire il 4-0 subito in finale nel 2012. Con questo successo la Nazionale di Antonio Conte ha preso proprio il posto della Roja tra le favorite per la vittoria. Sono aumentate parecchio le possibilità di andare in finale. Lo spogliatoio azzurro mi ricorda quello nostro del '68, anche noi 48 anni fa eravamo così coesi e uniti. Gli azzurri hanno colmato il gap tecnico con grinta, volontà e tanto cuore. Adesso è la Germania ad avere paura di noi e non viceversa, anche perché l'Italia ha poco da perdere. Pronostico? Finisce 1-0 per noi, mi va bene anche una rete di Buffon, l'importante è vincere".