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Milan, l’ex Collovati a ISP: “Brocchi usato per cacciare ‘Miha’. Serve Maldini ma non Pellegrini”

L'ex difensore è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Itasportpress.it per analizzare il momento della squadra rossonera

Marco Carmanello

L'effetto Cristian Brocchi è durato solo una partita, quella in terra ligure contro la Sampdoria, poi sono arrivati solo due punti nelle ultime tre partite contro Carpi, Hellas Verona e Frosinone. Insomma, è un periodo nero per il Milan, che rischia fortemente di restare fuori dalle competizioni europee per la terza stagione consecutiva. Fulvio Collovati, ex difensore rossonero, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Itasportpress.it per analizzare il momento della squadra meneghina: "Mi rattrista vedere il Milan in queste condizioni. Evidentemente le vicende societarie hanno influito su alcune scelte tecniche incomprensibili, come l’esonero di Mihajlovic o l'ingaggio di Balotelli, che ha dato molto poco rispetto a quanto percepisce".

Secondo lei Silvio Berlusconi ha scelto Cristian Brocchi per allontanare Sinisa Mihajlovic o perché crede davvero nelle qualità di allenatore dell'ex centrocampista? 

"Quella di Brocchi allenatore del Milan è stata una scelta fatta per allontanare Mihajlovic. Brocchi non ha responsabilità, non può risolvere in poche partite i problemi degli ultimi anni. La partita contro il Frosinone è la conferma che nel calcio conta molto anche la testa e il fattore psicologico, oltre che l’aspetto tecnico. C’è molta confusione: ci vuole un progetto. I tifosi si sentono presi in giro, c'è bisogno di chiarezza".

Ultimamente Manuel Pellegrini, attuale manager del Manchester City che verrà rimpiazzato sulla panchina dei Citizens da Pep Guardiola a partire dalla prossima stagione, ha dichiarato che gli piacerebbe allenare in Italia: potrebbe essere il cileno l'uomo giusto per i rossoneri?

"Pellegrini è un tecnico abituato ad allenare i top player, non penso che possa risolvere i problemi del Milan, anche perché il problema dei rossoneri non riguarda l'allenatore, ma la società".

E' favorevole a un rientro di Paolo Maldini nel Milan?

"Assolutamente sì, sono favorevole al rientro di gente come lui che ha fatto la storia, ma non so per quale motivo non viene preso in considerazione. I giocatori hanno bisogno un punto di riferimento: nel Real Madrid, ad esempio, c'è Butragueño, mentre nel Bayern Monaco c'è Rummenigge. Evidentemente Maldini è un nome ingombrante, ma sarebbe utilissimo nel fare da collante tra la squadra e la società. Solo chi è stato sul campo una vita capisce bene le problematiche dei calciatori".