- Esclusiva
- Calciomercato
- Gossip
- Altri sport
- Video
- Redazione
gazzanet
Ricciardo Martin (getty images)
Giovanni Ricciardo, ex centravanti del Palermo, ha parlato in esclusiva per Itasportpress della sua avventura palermitana, lasciando trasparire tutto il suo affetto per i colori rosanero.
"Ho tanti ricordi bellissimi di Palermo, mi è piaciuto tutto dall'inizio alla fine. Mi è dispiaciuto non poter festeggiare la promozione perché sarebbe stata l'apoteosi, in una città del genere, con una piazza del genere, sarebbe stato meraviglioso festeggiare con la gente. Però purtroppo è andata così".
"Non si può dire che non è andata bene la mia annata, c'è stata una fase positiva e una negativa. Quella negativa è stata determinata da tanti fattori, tra cui ho avuto 2-3 situazione sfortunate che hanno determinato parecchio in negativo. La prima parte è stata molto importante, potenzialmente potevo fare più gol di quanti fatti a Cesena... io alla fine ho fatto 9 gol in 18 presenze, una cosa del genere è difficile da fare, considerato che alcune partite le ho affrontate da subentrato. L'anno è stato positivo e poteva esserlo ancora di più, poi con l'infortunio e il coronavirus, e la fase negativa che ho avuto tra l'influenza e altro, è andata così".
"I gol sono tutti importanti e bellissimi, però quelli che ho fatto sotto la Curva Nord, soprattutto il primo contro il San Tommaso, la prima emozione gigantesca che ho provato sotto la curva Nord è stato qualcosa di straordinario, quello me lo porterò sempre dentro, è un'emozione incredibile, è difficile provare un'emozione così grande in una piazza così bella".
"Nessun problema con Pergolizzi, abbiamo avuto qualche disguido, ma col mister anche adesso abbiamo un rapporto tranquillo. L'unico disguido è stato quando ho avuto l'influenza, io avevo saltato due partite e alla terza mi aspettavo di giocare essendo stato un punto di riferimento per la squadra, e poi non giocai e quindi ci sono rimasto un po' così. Nel calcio possono succedere episodi del genere, può sbagliare lui che è l'allenatore, posso sbagliare io, cose che capitano. Poi ci siamo chiariti e tutto è andato bene".
"Ogni campionato ha la sua storia, loro devono confermare i ragazzi che possono fare tranquillamente la Serie C, ci vuole una base che è stata a Palermo e conosce la piazza. Devono prendere un paio di giocatori per ruolo, anche di categoria superiore come la Serie B, che si calino nella realtà che è Palermo, perché giocare nel capoluogo siciliano non è come giocare col Cittadella in Serie B, con tutto il rispetto, ma è un qualcosa di molto più esigente".
"La nuova proprietà con me si è comportata benissimo, Mirri e Di Piazza singolarmente si sono comportati bene. Ho visto che hanno avuto qualche problemino, ma onestamente non so il motivo per cui hanno discusso, ma a livello umano e non solo si sono comportati benissimo".
"Di Piazza ci siamo sentiti, ogni tanto mi chiedeva come stavo, e anche ultimamente mi ha fatto pubblicamente gli auguri e mi ha ringraziato per tutto. Mai ha creato una polemica o altro, lo posso assicurare".
© RIPRODUZIONE RISERVATA