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Siena, Durio a ISP: “Giusto fermare il campionato di C. Sorteggi? Soluzione valida anche se non accontenta tutti”

Redazione ITASportPress

Il massimo dirigente del club toscano è d’accordo con Ghirelli

E’ scontro tra Lega Serie B, Lega Pro e Lnd dopo la scelta dei club di C di ritenere concluso il campionato con tre promosse in B (Monza, Vicenza e Reggina) e una quarta da decidere con sorteggio. Ai microfoni di Itasportpress.it, la presidentessa del Siena, squadra che milita in Serie C Girone A, Anna Durio sta con la linea Ghirelli.

"Presidentessa, la Lega Pro è stata la prima a fermarsi e a capire la forza malefica del virus, ora è la prima che spinge per far calare il sipario sulla stagione. Se non ci fossero le condizioni per la ripresa, cosa proporrebbe?

Per riprendere ci devono essere le condizioni e in questo momento non ci sono. Nel Nord Italia la situazione è ben peggiore delle altre aree giusto non giocare. Sposo in pieno le proposte fatte dal presidente della Lega Pro Ghirelli sulla sospensione del campionato perchè la ripresa non è così semplice da gestire visto che bisogna applicare un protocollo che è pesante per club di terza divisione.

"La quarta promossa in B potrebbe arrivare attraverso playoff virtuali, cioè il sorteggio. E’ d’accordo?

Potrebbe essere una valida soluzione anche se non è possibile accontentare tutti. Sono anche in questo caso allineata con le posizioni della Lega Pro.

"Il rischio di un’estate da trascorrere nei tribunali è altissimo?

Ci vuole un può di buonsenso da parte di tutti, ci sono cose ben più gravi in questo momento in Italia e nel mondo. Bisogna essere meno egoisti. Lasciamo stare i tribunali che sono già intasati.

"Negli ultimi dieci anni, 80 società hanno mancato l’iscrizione ai campionati. Cosa accadrà in Serie C quando saremo usciti da questo incubo visto che i piccoli imprenditori avranno ben altro da fare che correre dietro a un pallone?

Mi auguro che facendo tutti un po' di sacrifici si possa ripartire senza perdere club per strada. Chiaro che chi poi deve scegliere se tenere in vita la propria azienda o il club calcistico, propende per la prima. Ci vorrebbero più risorse per i club di C visto che non ne riceviamo tanti.

"Se non si vuole correre il rischio di un’ecatombe di società piccole e medie, andrebbe neutralizzato per il 2020-21 il sistema delle licenze nazionali mantenendo valide le garanzie prodotte la scorsa estate?

Non saprei cosa rispondere.

"Pensa sia arrivato il momento giusto per discutere della riforma dei campionati, progetto forse mai come in questo momento urgente in modo da voltare pagina in poche settimane.

Prima pensiamo all'emergenza sanitaria e poi pensiamo alla riforma dei campionati. Io sarei più per il semi-professionismo, ma c'è tempo per discutere su come cambiare il format. Ci sono da rivedere le cose in Serie C visto che sta diventando tutto molto più difficile.