Esclusiva

Südtirol, Pfeifer a ISP: “Noi mai in B senza il Padova. I nostri progetti ma al salto triplo…”

Amministratore delegato Pfeifer
L’amministratore delegato del club di Bolzano dopo la promozione in B ha parlato ai microfoni di Itasportpress

Redazione ITASportPress

Ai microfoni di Itasportpress.it, l'ad del Südtirol neopromosso in serie B Dietmar Pfeifer, parla della situazione del club e dei progetti futuri.

Sig. Pfeifer, tutti hanno un merito, in questa promozione: il suo?

"Non mi piace darmi meriti. La promozione è frutto di un lavoro costante fatto da tantissime persone in 27 anni di vita dell’FC Südtirol. Ognuno che è passato in questi 27 anni ha dato il suo contributo affinchè oggi possiamo festeggiare un traguardo storico non solo per questa società, ma per tutta la Provincia".

Tre Oscar ai suoi giocatori

"La forza di quest’anno è stato il gruppo nel suo insieme e ognuno di loro ha dato un contributo fondamentale per raggiungere l’obiettivo".

Mister Javorcic in una parola?

"Devastante, chiaramente in senso positivo".

Più di mille tifosi a Trieste, quanto le dà gioia aver riacceso la città?

"È stato magnifico vedere un seguito così grande, ma non solo a Trieste. Già la settimana prima avevamo il sold out allo stadio e quando siamo tornati da Trieste ci hanno aspettato centinaia di tifosi per festeggiare insieme a noi. Sono in società dal 2006 e non ho mai vissuto così tanto entusiasmo come ora".

Adesso la gente le chiede che cosa per la prossima stagione?

"Niente in particolare. Cercheremo di continuare nello sviluppo societario, nella crescita e faremo di tutto per reggere l’urto di una categoria completamente nuova per noi".

L’appetito vien mangiando, ma sognare un salto triplo è impossibile?

"Non è il momento di pensare a questo. L’umiltà ci ha sempre contrassegnato e continuerà ad accompagnarci".

Alla Supercoppa state dimostrando che ci tenete

"Senz’altro. È un titolo che volentieri portiamo a casa, anche perchè sarebbe la ciliegina sulla torta di un campionato strepitoso e incredibile".

Al Padova avete "lasciato" la Coppa Italia, ma in campionato c'è stata poca storia. Cosa ha avuto il Sudtirol in più dei veneti?

"Innanzitutto non abbiamo lasciato la Coppa Italia al Padova perchè volevamo vincerla anche noi, semplicemente sono stati più bravi di noi a vincerla. Per il resto credo che abbiamo potuto contare su un gruppo straordinario e “di mentalità”, che in 38 partite non ha praticamente mai avuto un calo. In ogni caso permettetemi di fare i complimenti al Padova, che ha fatto un campionato spettacolare e ci ha spinto ad andare oltre i nostri limiti. Anche perchè altrimenti non avremmo mai vinto".

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