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Luperini a ISP: “Il treno Juve è perso, ora testa solo al Trapani. Voglio togliermi delle soddisfazioni”

Salernitana (getty images)

Il centrocampista del Trapani Gregorio Luperini ha ripercorso la sua carriera fin qui parlando anche della sua quotidianità in quarantena.

Redazione ITASportPress

Dal Pisa al sogno Juventus solo accarezzato. Gregorio Luperini ora pensa solo al Trapani con il quale ha collezionato finora 23 presenze, 3 gol e un assist. In esclusiva a ItaSportPress.it ha parlato della sua carriera fin qui e del momento particolare che sta vivendo il nostro calcio.

Come si svolge la tua giornata di lavoro in questo periodo particolare?

"Per ora mi sto allenando da solo e fortunatamente riesco ad andare a correre. Ho un programma che seguo. Corro e faccio forza da solo. Senza la squadra è sicuramente è più dura, ma si fa quel che si può".

Che effetto fa da calciatore rimanere fermo così tanto tempo? Che sensazioni hai?

"È una sensazione brutta perché non si può vedere i compagni, vivere lo spogliatoio quindi è dura,  ma è necessario che tutti remino dalla stessa parte. Speriamo che tutto si risolva il prima possibile".

Nel tuo percorso di crescita qual è stato l'allenatore che ha inciso di più?

"Io penso che Paolo Indiani sia stato l'allenatore che ho avuto per più tempo e che mi ha insegnato più di tutti. L'ho avuto a Pontedera e anche a Pistoia. Si è creato un bel legame e c'è tanta stima reciproca. Ci sentiamo ancora spesso".

Tu sei stato acquistato dalla Juventus. Cosa è andato storto poi?

"Dopo che mi hanno acquistato dal Pontedera ho avuto l'opportunità di andare in prestito alla Pro Vercelli dalla Juventus a 20 anni. Sicuramente però non ero pronto e sono stato un po' sfortunato, ma mi sono fatto le ossa e ora sono contento. Il treno Juve è passato, ma ora sono contento di essere a Trapani per me è una società importantissima e spero di dimostrare tanto sul campo".

Qual è il tuo obiettivo ora?

"Il mio obiettivo è quello di rimanere a Trapani e far sì che la società tenga la categoria e raggiungere gli obiettivi tutti insieme. Spero di rimanere qui a lungo".

L'esperienza bianconera ti ha permesso di allenarti con qualche campione?

"Nono, io a Torino sono stato solo per firmare il contratto. Ho avuto contatti solo con Paratici, ma non ho mai visto nessuno".

Con Paratici il rapporto qual è ora?

"Paratici mi conosce perché quando lavorava alla Sampdoria io giocavo nel settore giovanile e poi quando è andato alla Juventus ha voluto portarmi lì. Ora pensa a Ronaldo".

Tu che tipo di calciatore sei?

"A me piace dare tutto per la squadra e aiutare il gruppo. Sicuramente Sono un centrocampista a cui piace inserirsi. Io mi ispiro a tutti i calciatori di A, ma non ho nessun punto di riferimento in particolare".

Che genere di musica ascolti?

"Io amo la musica italiana".