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ESCLUSIVA – Ag. Trabucchi: “Zenit e Napoli favoriti. Allenatori “ostaggi” dei calciatori se passa proposta Ministero”

Marco Trabucchi, esperto di calcio russo e procuratore di molti giocatori importanti, è stato l’intermediario che ha portato alla Roma l’attaccante del Cska Seydou Doumbia. Trabucchi ai microfoni di Itasportpress.it ha detto la sua sulla...

Redazione ITASportPress

Marco Trabucchi, esperto di calcio russo e procuratore di molti giocatori importanti, è stato l'intermediario che ha portato alla Roma l’attaccante del Cska Seydou Doumbia. Trabucchi ai microfoni di Itasportpress.it ha detto la sua sulla doppia sfida europea Italia-Russia e sul momento difficile del calcio dell’ex Unione Sovietica. “In Europa League credo che finirà 1-1, nel senso che Napoli e Zenit alla fine passeranno il turno. I campani e la squadra di Villas-Boas hanno qualcosa in più rispetto a Dinamo Mosca e Torino.  La sosta non penalizzerà le squadre russe perché ormai la preparazione atletica viene svolta in modo diverso rispetto al passato e la conferma si è avuta nel turno precedente visto che Zenit e Dinamo hanno vinto nettamente con Psv e Anderlecht”.

Chiusa la parentesi sull’Europa League, Trabucchi ha affrontato l’argomento legato alla crisi del calcio russo. “E’ importante sottolineare che nella sessione di mercato appena terminata, i club hanno speso pochissimo. Si è chiuso il mercato più povero della storia recente del calcio russo. Era prevedibile tutto ciò per il deprezzamento del rublo avvenuto a dicembre che ha cambiato la vita del paese ed ha avuto ripercussioni nel calcio. Mercato povero anche per le incertezze sulle regole degli stranieri e sul loro utilizzo in campo. In Russia c’è attualmente confusione visto che in atto c’è un braccio di ferro Lega-Federcalcio e Ministero dello sport, e, a quattro mesi dall’inizio del prossimo campionato, non si conosce ancora quale dispositivo sarà attuato. Tutto ciò è assurdo tant’è che diverse società calcistiche, non hanno potuto operare sul mercato in acquisizione perché non c’è ancora una regola sugli stranieri e non potendo stipulare contratti pluriennali, al massimo si sono limitati a fare marginali operazioni con la formula del prestito.

Adesso bisogna capire se passerà la proposta dei club, che vogliono 25 tesserati, di cui 10 stranieri più 15 russi, senza vincoli in campo con il tecnico che, contrariamente a quanto succede oggi, può mettere in campo gli undici giocatori più forti e meritevoli, così come avviene in tutti i campionati più importanti. La linea del Ministero dello sport, caldeggiata dal c.t della Nazionale, Fabio Capello e osteggiata da tutti i club, prevede di costringere gli allenatori a schierare sempre un minimo di 5 calciatori russi in campo il che avrebbe come conseguenza unica di innalzare le pretese salariali (per altro già inflazionate) dei calciatori russi di livello medio-alto. Nel frattempo gli allenatori si lamentano visto che, se passerà la regola ministeriale, il giocatore russo avrebbe di fatto il posto garantito la domenica indipendentemente dal lavoro effettuato durante la settimana. Di conseguenza il tecnico diventerebbe “ostaggio” dei giocatori russi più importanti e sarebbe costretto a scegliere la formazione basandosi su diversi criteri e non certamente quelli meritocratici. Capisco le esigenze di Fabio Capello che vorrebbe più giocatori russi in campo ma bisogna anche valutare un aspetto importante: in tutti i settori della società, è stato dimostrato da secoli che la concorrenza favorisce il miglioramento e il rinnovamento".