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ESCLUSIVA – Assocalciatori, avv. Marzà : “Calciatori etnei ingabbiati. Futuro non ipotizzabile perchè c’è rischio fallimento”

La bufera giudiziaria che si è abbattuta sul Catania mette a rischio il futuro dei calciatori rossazzurri che adesso non sanno come muoversi. Sono alte le possibilità che la stagione non cominci il 10 luglio con il ritiro estivo visto che il...

Redazione ITASportPress

La bufera giudiziaria che si è abbattuta sul Catania mette a rischio il futuro dei calciatori rossazzurri che adesso non sanno come muoversi. Sono alte le possibilità che la stagione non cominci il 10 luglio con il ritiro estivo visto che il club etneo è coinvolto in un caso giudiziarioche vede coinvolti il presidente Pulvirenti, l’ad Pablo Cosentino, il dg Delli Carri e altri quattro. Cinque le partite sotto inchiesta .

L’avvocato Carmelo Marzà presidente dell’associazione calciatori di Catania, ai microfoni di Itasportpress.it spiega: “Il punto nodale in questo momento è il futuro della società e del club a cascata. Bisognerà vedere adesso come si muoverà la giustizia sportiva per stabilire in tempi brevi dove dovrà giocare il Catania. Intanto sono in scadenza i termini per la gestione delle comproprietà e dei prestiti e in questo momento nessun dirigente etneo potrà operare. Il tribunale probabilmente nominerà un commissario giudiziale che gestirà per un periodo il Calcio Catania visto che i loro dirigenti sono agli arresti domiciliari o decaduti dal potere di amministrazione. E’ anche impossibile stabilire dove giocherà il Catania la prossima stagione visto che potrebbe anche retrocedere di una o due categorie e avere punti di penalizzazione. Il futuro dei calciatori rossazzurri è incerto a 10 giorni dal ritiro estivo. E’ chiaro che i giocatori del Catania non possono essere oggetto di trasferimenti e rimarranno di proprietà del Catania anche se la loro posizione è sub-judice. Nessuna società che vuole un calciatore del Catania si imbarcherà in trattative di conseguenza rimarranno tesserati del sodalizio siciliano. Lo scenario che si prefigura potrebbe anche portare il club verso la strada del fallimento e di conseguenza liberare i calciatori che sarebbero svincolati.  Ma allo stato non è facile valutare tutte le conseguenze. Di positivo c’è che nessun tesserato del Catania è coinvolto perché secondo i magistrati i dirigenti compravano le partite e non li vendevano quindi i propri tesserati erano all’oscuro di tutto”