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ESCLUSIVA – FROSINONE, Lupoli: “Ecco perché ho scelto il club ciociaro. Obiettivo resta la salvezza”

Il neo-arrivato in casa Frosinone, Arturo Lupoli, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Itasportpress.it per analizzare il momento sia personale che del club ciociaro. Ambizioni, obiettivi, mentalità già in linea con il progetto del...

Redazione ITASportPress

Il neo-arrivato in casa Frosinone, Arturo Lupoli, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Itasportpress.it per analizzare il momento sia personale che del club ciociaro. Ambizioni, obiettivi, mentalità già in linea con il progetto del sodalizio laziale. Infine, essendo cresciuto nell'Arsenal, non poteva mancare un parere sulle differenze tra la valorizzazione dei giovani oltre Manica e l'Italia.

Lupoli, nuova avventura a Frosinone. Quali i motivi di questa scelta?

"Il progetto Frosinone mi ha entusiasmato sin da subito. Una società importante che ha le idee ben chiare in chiave futuro. Qui c'è una squadra composta da ottimi elementi, ma quello che mi ha colpito di più è stato uno spogliatoio composto da ragazzi fantastici". 

Obiettivo salvezza oppure si pensa ad altro?

"Il nostro obiettivo è raggiungere la salvezza il più presto possibile, questo è quello che ci siamo prefissati. I famosi 50 punti. Certo, l'organico è importante, ma tutto ciò che arriverà in più sarà guadagnato. Noi teniamo i piedi per terra e pensiamo alla salvezza, poi si vedrà".

Sabatoscorso contro il Lanciano vittoria importante soprattutto per il morale. Adesso l'Avellino.

"Contro il Lanciano è stato fondamentale vincere soprattutto per il morale perché venivamo da un periodo poco fortunato. La reazione della squadra allo svantaggio è stata straordinaria. Tutto ciò a dimostrazione che è un gruppo determinato che vuole centrare gli obiettivi prefissati e non si abbatte dinnanzi uno svantaggio o una sconfitta. L'Avellino è una squadra tosta che punta tanto sulle ripartenze e su Castaldo. Giocano a viso aperto e concedono qualcosa in più rispetto ad altre squadre. Noi se giochiamo come sappiamo possiamo ottenere un grande risultato". 

Cresciuto nell'Arsenal, ha giocato in Premier League e in Italia. Che differenze ha trovato nella valorizzazione dei giovani?

"Differenze tra calcio inglese ed italiano ce ne stanno parecchie. Mentalità, cultura, strutture. Tutti li hanno la possibilità di emergere senza essere bruciati, in Italia il giovane fatica a trovare spazio in prima squadra e deve andare in prestito ogni anno per sperare di giocarsi una chance. In Premier la mentalità è diversa perché hai la possibilità di metterti in mostra senza pressioni".