In campo come un veterano il 20enne della Roma di Ebrima Darboe, centrocampista gambiano arrivato in Italia con un barcone dall'Africa e poi lanciato in prima squadra da Fonseca prima in Serie A e stasera in Europa League. Queste le parole del giovane talento ai microfoni di Sky: "Provato grandi emozioni e non so neanche come spiegare. Il mister mi ha detto che sono forte e di giocare tranquillo come in allenamento. Ho cercato di fare questo e giocare semplice per aiutare la squadra. Quando sono arrivato De Rossi mi aiutava tanto, anche Kolarov. Adesso tutti i compagni, sono più legato a Diawara che mi aiuta".
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Roma, lacrime Darboe: “Io migrante sbarcato in Italia oggi ho coronato sogno”
La bella storia di Ebrima Darboe che debutta in Europa League con la Roma
IL SOGNO - "Ho questo sogno fin da piccolo, come sapete in Africa è un po' difficile giocare ad alti livelli se non hai aiuto. C'era una persona, come se fosse mio fratello, che mi diceva che ero forte e che dovevo arrivare in Europa. I miei genitori mi hanno aiutato ma non era facile con i documenti per avere il visto, non avevo scelta e sono fuggito con due miei amici. E' stata dura, ringrazio Dio e l'Italia. Mi hanno accolto, mi hanno messo nello Sprar e voglio ringraziarli. Poi ho conosciuto una scout, che si chiama Miriam Petruzzi, che mi ha cambiato la vita. Ero troppo piccolo, mi ha accolto in famiglia. Mi sono sentito a casa, li ringrazio perché so che mi stanno seguendo. Bisogna cercare sempre di dare il massimo e dico ai giovani di credere nei loro sogni, di avere pazienza e non mollare mai".
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