Europei, caso Monaco. Fifpro attacca l’Uefa: “Non difende i diritti umani”

Continuano le polemiche attorno alla Uefa. Tutta colpa della decisione della massima organizzazione del calcio europeo di non autorizzare l'illuminazione dell'Allianz Arena di Monaco di Baviera con i colori dell'arcobaleno, solidarizzando con la comunità Lgbt ungherese. Fifpro, il sindacato mondiale dei calciatori, attacca duramente: "Le organizzazioni devono prendere una decisione: vogliono condividere la responsabilità di una leadership che si basa sui valori? Non c'è neutralità quando azione e inazione hanno un impatto così profondo sull'umanità delle persone. Il nostro sport deve necessariamente agire a favore dei diritti umani, l'uguaglianza e la dignità di ognuno, oltre le parole, a prescindere dalle conseguenze".

STOCCATA

Prosegue su Twitter il segretario generale di Fifpro, Jonas Baer-Hoffmann: "Illuminare uno stadio non cambia le leggi, ma l'impatto di quel momento ha un valore inestimabile. Una persona che ha difficoltà a fare coming out, se cammina davanti a quello stadio vedendo quei colori che rappresentano speranza, umanità e accettazione, si sente incoraggiata e fiera di sé. Dobbiamo riconoscere quando potente un momento del genere può essere, particolarmente per quelli fra di noi che nel mondo non vedono un posto accogliente. Invece di incoraggiare questo momento, negare l'illuminazione ora è diventato un fattore scatenante ancora più grande per la politicizzazione e argomenti divisivi, l'esatto opposto di ciò che rappresenta l'arcobaleno".