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IL CT

Deschamps: “Molti pensano che abbiamo già vinto. Europeo più difficile del Mondiale”

Redazione ITASportPress

Il CT dei galletti fa il punto prima dell'inizio dell'Europeo

Il suo debutto avverrà martedì contro la Germania, ma in casa Francia sono già altissime le aspettative per il match d'esordio e per tutto l'Europeo. Lo sa bene il CT dei galletti Didier Deschamps che, come riporta Mundo Deportivo, ha rilasciato alcune importanti parole ad EFE e altri media per parlare dell'approccio della sua Nazionale al torneo cominciato lo scorso venerdì.

FRANCIA - "Si parla di noi come se avessimo già vinto. C'è chi ci dà per vincenti e ancora non abbiamo giocato una gara", ha detto Deschamps. "Abbiamo qualità, talento, giocatori di alto livello, ma davanti ci sarà anche tutto il resto. In Francia molti pensano che non dobbiamo nemmeno scendere in campo perché abbiamo già vinto. È la peggiore per un atleta di alto livello. Al di là della qualità e del talento, ci sono altri ingredienti fondamentali a livello mentale, come l'aggressività e la determinazione. Quelli che ci hanno permesso di vincere nel 2018. Vincere ai massimi livelli è molto difficile e restare in alto lo è ancora di più".

DIFFICOLTA' - "Perché dico che l'Europeo è più difficile del Mondiale? In un Mondiale, in un girone da quattro, ce ne sono sempre uno o due più deboli. Ora siamo tre forti. Le cose sono cambiate. Le grandi squadre sono abituate a salire di livello man mano che la competizione avanza. Ma in Russia abbiamo visto che se non sei pronto dall'inizio puoi tornare a casa. Le differenze si sono ridotte, i meno forti sulla carta giocano bene, migliorano e bisogna essere vigili sin dall'inizio".

FUTURO - Infine una domanda anche sul suo futuro e sull'ombra di Zidane: "Non ci penso nemmeno. La stessa cosa è successa nel 2018, quando lui ha lasciato il Real per la prima volta e io stavo affrontando il Mondiale", ha precisato Deschamps. "Sono nella stessa situazione, anche se è vero che ora sono un campione del mondo. Ma ho un contratto fino al 2022. Non ci penso come non ci pensavo nel 2018".