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Cabrini: “Quando vai in Nazionale non giochi come con la tua squadra di club”

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L'opinione dell'ex terzino dell'Italia campione del Mondo in Spagna '82

Redazione ITASportPress

A “1 Football Club”, in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex giocatore di Juventus ed Atalanta, Antonio Cabrini che ha parlato della crescita del calcio femminile e la disfatta dell'Italia maschile.

"Sta crescendo e lo vediamo tutti, a breve sembra che possa entrare nel mondo professionistico e quindi cambierebbero tantissime cose in tutti i sensi. Il calcio giocato femminile è cresciuto, la Juventus sta facendo bene oltre in campionato anche in Champions League, sicuramente il futuro sarà molto positivo. Per quello maschile, indubbiamente, è stata una botta non bella. Essere esclusi per la seconda volta consecutiva ai Mondiali per una nazionale come l'Italia sicuramente non fa bene al movimento. Bisogna metterci una pietra sopra, analizzare gli errori che sono stati fatti, senza dimenticare che lo scorso anno ha vinto un Europeo".

Quali sono stati i problemi dell'Italia? "Quando vai in Nazionale non giochi come con la tua squadra di appartenenza. Ci sono delle problematiche diverse, devi capire nel breve tempo cosa vuole l'allenatore, i tipi di movimenti e cosa devi fare. Il calcio è molto imprevedibile, questa eliminazione è sicuramente scottante, ma il calcio è anche questo, fatto di vittorie, sconfitte, rigori sbagliati. Abbiamo avuto tante occasioni per tagliare il traguardo dei Mondiali, ma non le abbiamo sfruttate. Il calcio purtroppo è fatto anche di queste cose".

Serviva più tempo per limare i movimenti offensivi e quindi serviva fermare il campionato una settimana in più? "Sono prese di posizione sia della Federazione che della Lega che spesso non collimano l'uno con l'altra. Non puoi dire chi ha ragione e chi torto, è normale che quando le cose vanno male ti butti su una delle due cose, quando vinci le cose sono positive per tutti invece".

C'era già questo cortocircuito di comunicazione quando eri in Nazionale? "Sicuramente c'era una attenzione maggiore dei club verso la Nazionale, è innegabile. Il campionato, le varie Coppe, erano stabilite prima della stagione, poi il Covid ha fatto rinviare tante partite e non ha aiutato. Ha creato delle problematiche anche a livello di Nazionali".

L'Atalanta ospiterà il Napoli secondo. La Juventus giocherà con l'Inter, il Bologna contro il Milan. Dopo questa giornata avremo un'indicazione più marcata per lo Scudetto?

"Sicuramente è una giornata importante per le squadre di vertice. Il derby d'Italia è una partita di cartello, però bisogna dire che ormai anche se non siamo all'ultimo chilometro del campionato, bisogna stare attenti in queste ultime giornate della stagione per evitare delle conseguenze negative. L'Atalanta ormai da tre anni è tra le migliori del campionato, entrare a far parte delle predilette della Champions è importante anche dal punto di vista economico, da adesso fino alla fine sarà un campionato tirato perché tutti cercheranno di trovare il risultato pieno e cercare di far parte delle elette in Europa".

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