Qualificazioni Euro 2023

Italia U21, Esposito: “L’eredità di Tonali non mi pesa”

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Il centrocampista della Spal ringrazia Nicolato: "Ho sempre sentito la sua fiducia, il Mondiale Under 20 ha cambiato la mia carriera". Domani la partenza per Frosinone in vista dell’amichevole di martedì con la Romania

Redazione ITASportPress

Doppia seduta di allenamento al Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia per la Nazionale Under 21 in vista dell’amichevole con la Romania in programma martedì (ore 17.30, diretta su Rai 2) allo stadio ‘Benito Stirpe’ di Frosinone. Dopo aver svolto gli accertamenti strumentali hanno lasciato il ritiro i difensori di Atalanta e Monza Matteo Lovato e Lorenzo Pirola, con gli accertamenti strumentali a cui sono stati sottoposti che hanno evidenziato rispettivamente un risentimento muscolare alla coscia sinistra e un risentimento al ginocchio destro. E’ tornato a casa anche il difensore del Cagliari Andrea Carboni, costretto al forfait a causa di una sindrome influenzale.

Intanto dal ritiro degli Azzurrini, che domani mattina partiranno in treno alla volta di Frosinone, ha parlato Salvatore Esposito: "Quando indossi questa maglia non esistono amichevoli. Chiunque scenderà in campo con la Romania sono sicuro che darà il 100%, combatterà e farà di tutto per vincere, come è giusto che sia. Siamo la Nazionale e non rappresentiamo noi stessi, ma una nazione intera". Il centrocampista della Spal, autore di una buona prova venerdì con l’Irlanda, ha un feeling speciale con Paolo Nicolato: "Ho sempre sentito la sua fiducia, fin dal Mondiale Under 20, in cui mi ha concesso un'opportunità che ha cambiato la mia carriera. Giocavo in Serie C a Ravenna e mi ha dato un'enorme fiducia portandomi al Mondiale e facendomi giocare. Il mister poi mi ha fatto esordire in Under 21, quindi posso solo ringraziarlo e cercare di ripagare in campo la sua fiducia e quella della Federazione".

Fino a poche settimane fa a dettare i ritmi in mezzo al campo c’era Tonali, che dopo un ottimo avvio di stagione è stato promosso da Mancini in Nazionale maggiore: "La sua eredità non mi pesa. Conosco Sandro da quando ho 12 anni - racconta il ventunenne di Castellammare di Stabia - ci ho giocato insieme da piccolo e sono contentissimo per quello che sta facendo. Lui è un giocatore molto fisico, con tanta personalità e anche tanta qualità naturalmente. Io sono più un palleggiatore, lui è più un incursore. Abbiamo comunque caratteristiche differenti e possiamo trovarci bene anche a giocare insieme".

Nonostante la giovane età, in campo Salvatore non ha paura di assumersi delle responsabilità: "Sono uno che sente poco la pressione, la personalità è una cosa che ho sempre avuto e mi fa piacere che la gente lo noti. Questo è un gruppo che sta crescendo a livello umano, poi in campo è sotto gli occhi di tutti la crescita che abbiamo avuto". Non mancano parole al miele per i compagni di reparto: "Mi trovo benissimo sia con Samuele Ricci che con Nicolò Rovella perché sono due ragazzi che sanno cosa vuol dire giocare a calcio visto che loro giocano in serie A. Per me è un beneficio giocare insieme a loro perché mi danno molta serenità e tranquillità, posso dar loro la palla in qualsiasi momento visto che sono ragazzi di grandissima personalità".

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