Alexis Sanchez si toglie qualche sassolino dalle scarpe. L’attaccante, ora all’Inter, è tornato sull’esperienza al Manchester United dove ha spesso raccolto più critiche che apprezzamenti. Nel corso di una diretta Instagram, poi resa disponibile come filmato sul suo profilo, il cileno ha raccontato il suo punto di vista riguardo al periodo trascorso in maglia Red Devils.
Sanchez: “Volevo annullare mio contratto”

“Il mio periodo al Manchester United è finito e ho solo parole di ringraziamento, chiarisco e chiudo la questione”. Con queste parole Alexis Sanchez prende in mano la situazione e spiega quanto accaduto in Inghilterra in maglia Red Devils. “Voglio parlarvi del mio periodo allo United, di molte cose che sono state dette e che mi hanno fatto sembrare cattivo. Avevo un accordo con il Manchester City ma, per come è il calcio, poi non è successo nulla. Dopo ho avuto l’opportunità di andare allo United e mi sembrava una tentazione dato che fin da piccolo mi piaceva molto come club. Ho firmato quasi subito senza informarmi di come era la situazione nel club e cosa stava succedendo. I primi giorni ero con i miei compagni, ma delle volte capita che ti accorgi solo dopo di cosa sta averamente succedendo. Dopo il primo allenamento sono tornato a casa e ho chiesto al mio agente ‘Non si può annullare il contratto per tornare all’Arsenal?’. Dissi che c’era qualcosa che non mi andava bene, ma non si poteva fare nulla: avevo firmato”.
Il racconto di Sanchez prosegue: “Sono passati i mesi e la mia sensazione era sempre la stessa. La squadra non era unita e i giornalisti parlavano male senza sapere nulla di ciò che accadaeva. Tutti parlavano male di me, anche gli ex calciatori. Questo mi faceva male perché nessuno conosceva davvero cosa stesse accadendo all’interno. C’era qualcuno che doveva essere incolpato e quello sono stato io. Non giocavo ed era sempre colpa mia. Un giorno, contro il West Ham non sono entrato in campo e mi sono arrabbiato. Non potevo essere passato da essere uno dei migliori della Premier League a non entrare neppure in campo per 5 mesi”.”Il giorno dopo ho fatto doppia seduta di allenamento perché amo questo lavoro. Poi, quando è cambiato l’allenatore ed è arrivato Solskjaer gli ho parlato e gli ho chiesto di andare via. Avevo bisogno di respirare”. “Sono comunque grato al Manchester United e ripeto, ho parole belle e di ringraziamento per l’occasione. Sono convinto che se l’atmosfera fosse stata diversa sarebbe andato tutto bene. Avrei voluto vincere tutto”.
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