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Trapani, Castelli: “Stop alla trattativa, debiti lievitati di 200 mila euro negli ultimi 10 giorni”

Il club vicino all'esclusione dal campionato se non si presenta a Catanzaro

Redazione ITASportPress

L'avv. Castelli del Comitato "Che chi il Trapani lo ama" ha fatto chiarezza ai microfoni di Itasportpress dopo una giornata frenetica e con un accordo saltato con Pellino e Petroni per l'acquisizione del club. "Questa mattina siamo stati dal notaio, e con noi c'era anche Pellino, e non è vero che non ci siamo presentati. Sono emersi ulteriori debiti che non possiamo pagare noi e abbiamo chiesto le liberatorie che non ci sono state date. Così abbiamo deciso di andare via e il notaio lo sa bene".

200 mila euro

"L'attuale proprietà ha preso un secondo allenatore - continua Castelli -  che è Biagioni con un contratto di quest'ultimo mai omologato in Lega. La proprietà ci ha chiesto altri soldi e addirittura il tecnico Oberdan Biagioni e il ds Torma hanno delle pretese economiche nei confronti del Trapani. In un vaso pieno di acqua è stata versata ulteriore acqua con debiti aumentati. Parliamo di cifre complessive di 200 mila euro che hanno aggravato la situazione debitoria del club, somme lievitate successivamente al periodo in cui Pellino ha ottenuto il 10% delle quote dalla società di Petroni. E questi ulteriori debiti mentre pende sul club una istanza di fallimento. I calciatori si stanno svincolando e il disastro è completo. La misura è colma e noi abbiamo fatto un passo indietro". Il Trapani insomma è sull'orlo del precipizio e adesso c'è il Catanzaro con squadra allo sbando e tutta una trasferta da organizzare. Il club verrà escluso dal campionato di Serie C se non si dovesse presentare in Calabria.