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Udinese, Gotti: “Siamo in ritardo di classifica ma domani troveremo un Genoa agguerrito”

Gotti, getty images

Il tecnico dell'Udinese parla alla vigilia della sfida con il Genoa

Redazione ITASportPress

Udinese e Genoa domani si contenderanno dei punti che varranno doppi, vista la complicata classifica di entrambe le squadre. Il mister friulano, Luca Gotti però ha ritrovato bene i giocatori partiti per le Nazionali: "Okaka, Lasagna e Nestorovski sono tornati tutti molto bene sotto ogni punto di vista. Larsen è tornato con qualche giorno di anticipo ed è riuscito a lavorare un po’ di più con la squadra - spiega Gotti - , De Paul è arrivato da un viaggio intercontinentale che comporta sempre un riadattamento del fuso orario. È abituato, ma è normale che sia un po’ più stanco degli altri. Anche per Pereyra non dovrebbero esserci particolari problemi, mi ha dato delle risposte incoraggianti.

MANDRAGORA - Domani tornerà in campo dopo cinque mesi l'ex centrocampista di Genoa e Juventus: "Fin dal percorso post operatorio ha lavorato per velocizzare i tempi di recupero, ha quel tipo di atteggiamento professionale da “super lavoro”. Torna a disposizione dopo tre settimane in gruppo e con carichi di lavoro come detto elevati. Dobbiamo essere bravi a creagli un percorso di rientro il più graduale possibile, magari a partire proprio da domani".

GENOA - Gotti poi alza la guardia in vista della gara di domani contro il Genoa di Maran: "Troveremo un’avversaria agguerrita. Abbiamo preparato certi accorgimenti riguardo a determinati atteggiamenti che loro potrebbero avere in campo, ma nel corso di questa preparazione ci siamo preoccupati principalmente di noi stessi. La gara contro il Genoa arriva prima di un ciclo importante: "Ogni partita che stiamo per affrontare è di particolare importanza per noi, ci troviamo a dire sempre queste cose. Di sicuro questa volta si affrontano due squadre che sono in ritardo in classifica e che hanno bisogno di punti. Il periodo di pausa è arrivato prima di un ciclo di 15 partite in 60 giorni, nonostante una breve sosta natalizia dal 23 dicembre al 3 gennaio. Un calendario così serrato lasciava quindi queste due settimane come ultima possibilità per aumentare i carichi di lavoro, non solo dal punto di vista fisico ma anche tecnico tattico. Abbiamo lavorato tanto".

Gotti, getty images