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Neymar, chiesto processo per truffa: imputati anche Barcellona e Santos

A giudizio anche il padre e gli ex presidente dei club, Rosell e Rodrigues

Redazione ITASportPress

La vicenda delle presunte irregolarità nel contratto col quale il Barcellona aveva prelevato Neymar dal Santos poco più di tre anni fa sembra non avere mai un epilogo. Infatti, adesso tiene banco la notizia che la procura di Madrid ha chiesto che sia processato il giocatore, suo padre, i due club ed entrambi gli ex presidenti, Rosell e Rodrigues. In soldoni, secondo le ricostruzioni dell'accusa, nel 2011 i catalani avrebbero versato una cifra, che si presume intorno ai 40 milioni di euro, a una società brasiliana di cui la famiglia del calciatore è proprietaria al 50%,"prenotando" così il classe '92 e tagliando fuori, di conseguenza, la concorrenza del Real Madrid. Successivamente ci sarebbe stato l'accordo col Peixe per stipulare un contratto a una cifra decisamente inferiore al reale valore dell'attaccante, versando il restante ammontare, ma facendolo imputare sotto voci diverse. In tal modo, si sarebbe concretizzata la truffa ai danni del fondo "DIS", che era proprietario del 40% del cartellino di Neymar, il quale si sarebbe così visto riconoscere i suoi diritti su una cifra nettamente inferiore rispetto al totale realmente versato dalla società blaugrana. Inizialmente il procedimento era stato chiuso con la condanna del Barcellona a pagare una sanzione di 5,5 milioni per frode fiscale, ovvero tasse non corrisposte, ma ora i nuovi reati ipotizzati potrebbero aprire altri scenari: stando a quanto riferisce El Mundo, infatti, gli imputati rischiano da sei mesi a quattro anni di carcere, una squalifica e una forte sanzione pecuniaria per la corruzione, e da uno a quattro anni di carcere per la truffa.