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Tiene banco la notizia, divulgata dall'Associated Press, che la UEFA stia considerando di introdurre una terza competizione europea per club, da affiancare alla Champions League e all'Europa League, per una terza - e minore - fascia di squadre che falliscono l'accesso alla fase a gironi della seconda competizione. Le reazioni sono in linea con i propositi di Michel Platini, che cerca di allargare il raggio dell'UEFA - come dimostrato ad esempio dall'ampliamento del numero di squadre qualificate all'Europeo da 16 a 24, ma rischiano di abbassare ulteriormente il valore medio del calcio europeo.
La vecchia Coppa Uefa - oggi Europa League - è infatti già oggi considerato un torneo di secondo piano, con bassi introiti pubblicitari e televisivi per le squadre partecipanti che devono ciò nonostante sobbarcarsi i costi di una rosa allargata che permetta loro di affrontare il triplo fronte (coppa nazionale, campionato, competizione europea), e che dunque porta molte squadre a "snobbarla" per concentrarsi sul campionato o addirittura solo per fare turnover. E' facile immaginare come una terza competizione, di livello ancora inferiore, sarebbe considerata dai club partecipanti e anche dal pubblico; anche l'idea di farla svolgere in periodo natalizio porterebbe portare problemi considerevoli alle società, aumentando lo stress muscolare su giocatori non abituati a quei carichi e aumentando indirettamente anche gli infortuni, eliminando la pausa tanto necessaria per alcune società, specie quelle dei Paesi dal clima più rigido.
Certamente, tuttavia, l'idea non si ferma qui: la realtà immaginata da Platini e soci sarebbe quella di includere molte squadre provenienti da campionati "inferiori", come quelli di diversi Paesi dell'est Europa o della Scandinavia, che difficilmente riescono a tenere botta in Champions o Europa League; la conseguenza negativa, però, sarebbe quella di un'ulteriore svalutazione del format televisivo, ovvero quello - in buona sostanza - che paga per le casse dei club. Un'idea che dunque, prima di poter essere messa in pratica, dovrà passare attraverso un setaccio molto stretto, per considerarne l'effettiva validità; più competizioni potrebbe non necessariamente voler dire un miglior calcio. Con buona pace di Monsieur Platini.
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