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Capuano e l’esonero: “Dal presidente della Sambenedettese ho subito una vigliaccata”

Le parole dell'ex allenatore della squadra marchigiana a Sky Sport

Redazione ITASportPress

A Sky Sport, interviene Eziolino Capuano, dopo l'esonero da parte della Sambenedettese. Dure le sue parole nei confronti della società marchigiana: "Di esoneri nella mia carriera ne ho avuti, fanno parte del calcio e lo so bene: questo però non riesco a mandarlo giù. Quella che ho subito è una vigliaccata, un’infamità: ho preso la squadra a metà classifica in una situazione comatosa e l’ho portata al secondo posto lavorando in situazioni assurde e resistendo ai continui attacchi del presidente Fedeli che sganciava bombe contro di me ogni giorno. Dopo questo miracolo, dico che spettava a me fare i playoff. Detto questo, mi auguro che la Sambendettese riesca a centrare la Serie B e faccio il più grande in bocca al lupo a Moriero.

DIMISSIONI - "Durante la stagione ho rassegnato per ben tre volte le dimissioni, l’ultima volta – in maniera ufficiale – il venerdì prima della sfida con il Fano. Dimissioni sempre respinte. Non ce la facevo più, poi provavo a resistere solo per l’amore per la squadra e per la gente: Fedeli dovrebbe fare una statua d’oro ai ragazzi, allo staff tecnico e a tutti quanti per quanto è stato fatto fino a questo momento. Dico che in ogni singolo giocatore c’è stato un miglioramento a livello umano, prima ancora che tecnico, enorme”

ESONERO - “Nella mia esperienza alla Sambenedettese ho lavorato tutti i giorni dalle 8 del mattino alle 8 di sera. Sono state dette eresie e nefandezze sul mio conto, io volevo portare a termine questo miracolo, mi sento scippato. Questo esonero, da secondo in classifica, lo paragono a quello con la Puteolana, quando non mi è stato permesso di disputare i playoff perché non accettai di perdere una partita. Ezio Capuano è un uomo pulito. Mi dispiace, ma io questo esonero non riesco proprio a mandarlo giù…”