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Casertana, all. Guidi: “Non tutelata la salute dei calciatori”. Pres. D’Agostino: “Calciatori in campo forse positivi”

Rabbia di calciatori e dirigenti della Casertana dopo la partita

Redazione ITASportPress

Dopo la partita Casertana-Viterbese finita 3-0 per i gli ospiti, sono scoppiate le polemiche in sala stampa visto che i campani hanno giocato in nove uomini in quanto il resto dei calciatori erano risultati positivi al Covid. “In nove uomini, di cui tre in stato febbrile e in attesa dell’esito del tampone. Siamo scesi in campo. Noi a testa alta! Ma questa non è la nostra sconfitta. Oggi perdiamo tutti!” Questo il comunicato della Casertana, al termine del match perso in casa contro la Viterbese giocando con soli 9 uomini.

Il presidente della Casertana Giuseppe D'Agostino: "Mi sento deluso, offeso e preso in giro dalla Lega e da tutti. Ci hanno fatto fare sette volte i tamponi per giocare anche in nove. Me ne vergogno e chiedo scusa a noi di tutti i casertani. Siamo rappresentati malissimo e prendo le distanze da queste persone. Tre nostri calciatori si sono sentiti male prima della partita e hanno dovuto fare un tampone e dopo l'esito hanno giocato ipoteticamente positivi. Se la Viterbese voleva i tre punti bastava dirlo glieli davamo prima. Il presidente della Viterbese ha detto che voleva giocare perchè non farlo significava rischiare 2 milioni di euro. Mi vergogno di far parte di questa Lega".

Poi il turno di Guidi tecnico della Casertana. Così il tecnico rossoblu in conferenza stampa: "Qui non ha più senso parlare di calcio bisogna avere una visione più grande. Ho ascoltato delle parole pessime, che hanno anteposto gli interessi personali al bene comune e alla salute. Il momento del Paese è difficile per tutti. Sentir dire da un dirigente della Viterbese: "Non siamo noi a dover scegliere se giocare o no", questo non è un uomo. La Viterbese è andata a Vibo Valentia a giocare, è scoppiato un focolaio, il presidente della Vibonese è anche finito all'ospedale. Nonostante ci fosse passato ha voluto giocare perché era una partita importante per la salvezza. Quando si antepone la salute dei propri giocatori alla salute dei ragazzi, della propria famiglia, a questi, lo devo dire, è un uomo di merda. Tre giocatori nostri sono scesi in campo che stavano male. E la Lega chi ha tutelato? Nessuno. E lui è andato via".

Che segnale ha dato il calcio italiano in tutto il mondo? Vedere una partita nove contro undici, quando c'erano tutte le condizioni per rinviarla, quando siamo una gara in meno solo noi e il Bisceglie, non c'era nessun problema. Una mano sulla coscienza avrebbero dovuto mettersela. Traete voi le conclusioni sul nostro calcio e sul nostro paese. Quando il focolaio ti scoppia a dicembre, dopo che hai già giocato 13 partite, è fisiologico che ci siano degli infortuni gravi e delle squalifiche. Allora per noi era disponibile Matarese, con il crociato rotto, o Bordin, con la frattura. E nonsotante tutto fosse tutto certificato, infortuni e quant'altro, non hanno battuto ciglio. Con la speranza che ai ragazzi della Viterbese, non succeda qualcosa anche a loro. Noi tra tre giorni, gli stessi di oggi, ci facciamo la trasferta a Castellammare. Rientrerà Konate dalla squalifica, saremo in dieci. L'aspetto che mi ha dato più fastidio è l'ostinazione di voler giocare una partita, mettendo a repentaglio la salute di tutti. Nel momento in cui mi dici che ci sei passato, che hai vissuto una situazione simile, perché tra Vibonese e Viterbese ci sono stati contagiati, significa che metti davanti alla salute altri interessi. Consapevole che puoi creare danno alla comunità, significa non avere rispetto per il prossimo. Voglio comunque ringraziare i ragazzi che sono scesi in campo con tutte le problematiche della settimana e le incertezze dello spogliatoio. Se avessi potuto li avrei abbracciati uno per uno, sono stati monumentali e sono orgoglioso di essere il loro allenatore".