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Caso Catanzaro-Avellino, la Procura Federale chiede 3 anni di squalifica per Russotto

Processo sportivo con l'accusa che chiede la retrocessione per Catanzaro e Avellino

Redazione ITASportPress

Requisitoria della Procura Federale nell'ambito della presunta combine tra Catanzaro e Avellino.

Il Catanzaro è chiamato a rispondere a titolo di responsabilità diretta e oggettiva della presunta tentata combine con l'Avellino. Deferiti per il presunto illecito sportivo, tentato ma non consumato, il presidente Walter Taccone ed il direttore sportivo Vincenzo De Vito per l'Avellino.

Per il Catanzaro a giudizio con la stessa accusa l’ex patron Giuseppe Cosentino, l’ex ds Armando Ortoli e l’ex calciatore Andrea Russotto. Secondo la Procura Federale avrebbero concordato il pareggio per la gara del 5 maggio 2013 conclusasi poi con la vittoria dei biancoverdi che festeggiarono la promozione in B.

LE RICHIESTE DELL'ACCUSA

Pesante le richieste dell'accusa: retrocessione all’ultimo posto e -3 in classifica nella stagione 2018-2019 per Catanzaro e Avellino. Cinque anni di squalifica e 70mila euro di multa  richiesti per l’ex patron Giuseppe Cosentino.

La Procura ha chiesto 4 anni di inibizione e 60mila euro di squalifica per Armando Ortoli, direttore sportivo del Catanzaro all’epoca dei fatti.

Sei mesi di stop per omessa denuncia chiesti a carico dell’ex amministratore delegato Marco Pecora e per il moglie di Cosentino, Franca Muscatelli.

Tre anni di squalifica e 50 mila euro di ammenda per Andrea Russotto.

"Invece di essere con i miei compagni sono qui – riporta Zoom24 a parlare per un tiro sbagliato di un centimetro in un momento felice della mia vita perché la mia compagna aspetta un bambino" ha affermato il calciatore del Catania.

La sentenza di primo grado potrebbe arrivare entro il 20 dicembre, mentre per il processo di appello, la sentenza dovrebbe arrivare entro il 21 gennaio.