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Serie C

Catania, i cinque motivi per crederci ancora

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Se Moro torna a fare gol, Russini segnerà ancora e la difesa alzerà il muro si può pensare ai playoff

Redazione ITASportPress

Il Catania può sperare ancora di raggiungere i playoff che al momento sono appena a due punti. Questi i cinque motivi per crederci ancora.

CLASSIFICA CORTA - Questo campionato di Serie C, dove si è giocato spesso a tresette a non prendere, ci insegna. Le squadre di testa, vedi Bari e Catanzaro, non hanno brillato per continuità ed hanno avuto spesso l’occasione di staccarsi o agganciarsi ma hanno gettato al vento la chance. Lo stesso si può dire per chi insegue, ovvero Virtus Francavilla, Avellino, Monopoli, Palermo, Foggia, Turris, Latina e Juve Stabia, squadre che precedono il Catania. La classifica per la zona playoff è così corta che, nonostante il realismo (da depistaggio?) di mister Baldini che guarda dietro, il Catania è tornato a sperare a 7 gare dalla fine e con 21 punti in palio. Certo, il pareggio casalingo col Campobasso ha spento l’entusiasmo, ma i mezzi passi falsi sono dietro l’angolo per tutti. Anche le prime della classe hanno avuto più un inciampo con le medio-piccole. La squadra etnea nelle ultime 7 giornate affronterà: Foggia, Avellino, Taranto, Potenza, Latina, Palermo e Messina. Il calendario ha insidie ovunque ma non è proibitivo. Sulla carta il Catania potrebbe conquistare 15 punti che sommandoli ai 40 attuali chiuderebbe a 55 e dunque dentro la griglia playoff.

IL TECNICO - Francesco Baldini è tatticamente (e tecnicamente) sa il fatto suo in questa categoria. Tranne qualche giro a vuoto contro le medio-piccole, ha messo la sua impronta, ed è capace di sfruttare al meglio le qualità dei giocatori. Inoltre ha il sostegno dell’ambiente e dei giocatori, un buon mix per chiudere bene la stagione. 

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CONDIZIONE - In questa stagione tutte le squadre, chi più e chi meno, hanno avuto assenze pesanti causa gli infortuni che capitano sempre e anche per il Covid. Al Catania non va senza alcun dubbio l’Oscar della sfortuna anche se Baldini ha perso parecchi dei sui uomini migliori, da Moro a Russotto, da Piccolo a Russini. Inevitabile che la squadra perdesse colpi, e punti. Eppure Baldini è riuscito a ovviare a tutto questo rimanendo sempre in corsa per i playoff. Nell’emergenza ha rispolverato altri giocatori, e soprattutto ha tenuto testa alla iella anche con qualche sprazzo di bel gioco. Beh, adesso in questo rush finale, il Catania può contare sulla rosa quasi al completo. L’emergenza sembra finita, Baldini finalmente può scegliere e non essere costretto alle acrobazie di formazione. Un vantaggio non da poco, sopratutto in un finale dove le energie conteranno parecchio. Si è visto anche nelle giornate storte, che le sostituzioni hanno portato una ventata di aria fresca.  

PAROLA ALLA DIFESA - Quando il gioco si fa duro, ogni minuto di gara in più, ogni obiettivo in più, pesa come un macigno sulle gambe e sulla testa dei giocatori. Bisogna essere bravi a mantenere la condizione e la mente lucida, sempre concentrata. Nel momento clou del campionato, il Catania deve evitare le distrazioni difensive del passato. Non ha neanche la pressione di raggiungerlo il piazzamento playoff visto che si è lavorato in una condizione difficile. Bisogna non prendere gol come prima cosa. Il Catania sa difendersi meglio di qualche mese fa. Lorenzini, Monteagudo e compagnia sono le fondamenta su cui si innalza il muro di Baldini.

Il BOMBER - Un solo attaccante al comando: Luca Moro con 21 reti. Se il Catania è mancato in qualcosa, è stato nei gol degli altri suoi giocatori migliori. Baldini cerca i gol degli esterni e dei centrocampisti, e per ora l’ha accontentato solo Simone Russini (7) anche se Biondi con 5 non è male. Il numero 20 però con la sua carica può condizionare favorevolmente i compagni. E se aumenta la sua percentuale di occasioni tramutate in gol, chissà, può contribuire a regalare il sogno playoff ai tifosi.

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