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Catania, Moro a ISP: “30 gol e Serie B, ecco cosa farei in cambio. Nell’ultima valigia metterò…”

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L'attaccante del Catania ha parlato ai microfoni di Itasportpress della sua straordinaria stagione

Redazione ITASportPress

Nel calcio molto spesso alzare la coppa è roba da centravanti, l’atto finale della vittoria. Come spingere la palla in rete. Nella nuova generazione di calciatori, il 21enne Luca Moro è sicuramente un giocatore da tenere d'occhio. L’attaccante del Catania, con 21 gol in C in questa stagione, è seguito da Mancini, Roberto quello più famoso della Nazionale e non Benedetto quello meno popolare che cerca di acquistare il club etneo con metodi controversi. Svezzare altri giovani e regalare loro un altro gioco divertente è la missione del “Mancio” dunque che è alla ricerca di ragazzi giovani sperando che possano avere esperienze importanti nei loro club. Luca Moro a Catania l'ha avuta come confessa ai microfoni di Itasportpress.it.

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Ti aspettavi una stagione così ricca di soddisfazioni?

Non pensavo così straordinaria all'inizio, poi dopo aver segnato i primi gol ci ho preso gusto. Le soddisfazioni personali sono arrivate anche grazie al lavoro dei miei compagni. E non è una frase fatta.

Conta più lo stato d’animo o la condizione fisica in questo rush finale?

La testa fa molto, alle gambe ci pensano i preparatori. Non dobbiamo pensare alle vicende societarie, come abbiamo fatto in precedenza, ma solo a chiudere bene la stagione. Abbiamo un'opportunità importante e la vogliamo sfruttare.

Playoff possibili dunque per il Catania?

Siamo vicini e ci crediamo.

Delle prossime quattro partite quali sono le più difficili?

I derby con Palermo e Messina sicuramente, ma dobbiamo stare sul pezzo e rimanere concentrati al massimo anche quando sfideremo Latina e Taranto, avversari che non vanno sottovalutati.

Palermo-Catania alla penultima di campionato. Quanti significati ha questa partita per un giovane venuto dal Nord?

Qualcuno potrebbe pensare che essendo io veneto non me ne importi tanto, ma non è così. Avendo vissuto una stagione a Catania, ho capito e sentito quanto sia importante vincere il derby. I tifosi te lo fanno capire ogni giorno che il derby vale parecchio per loro.

E’ anche una partita che potrebbe decidere la classifica dei marcatori. Cosa invidi al rosanero Brunori?

Nel match di andata ho notato che è un giocatore che si muove bene anche se non segnò nessun gol al "Massimino". E' un grande attaccante esperto e si vede in campo.

Giuste le critiche al Catania quando avete accusato alcune battute d'arresto oppure li ritieni esagerate per la stagione complicata?

Nel calcio le critiche ci stanno e sono condizionate spesso dal risultato. Noi abbiamo fatto una grande stagione finora. Forse abbiamo buttato via qualche punto di troppo però penso che nonostante tutto siamo in corsa per un obiettivo importante.

Siete dei ragazzi terribili con un condottiero che vi guida ottimamente dalla panchina. Nel corso della stagione c’è stato un momento in cui vi è sopraggiunta la paura e vi sono mancate le certezze?

La nostra forza è stata quella di estraniarci dalle vicende societarie e non ci siamo fatti condizionare dagli eventi esterni. Siamo rimasti compatti e a gennaio non abbiamo chiesto di andare via. Le certezze non ci sono mai mancate e non ci è sopraggiunta la paura.

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30 gol in maglia rossazzurra e Catania in B: cosa faresti in cambio?

Passerei le vacanze qui a Catania con i tifosi e non tornerei a Padova dalla mia famiglia. Catania è bella tutto l'anno e non so se farei un sacrificio a rimanere tutta l'estate al mare...

Prima di lasciare definitivamente Catania cosa pensi di fare o di mettere nella valigia?

L'affetto della gente e dei tifosi e credo che sarà difficile trovarlo altrove. Porterò anche un ciuffo d'erba del "Massimino" e un grosso elefante rossazzurro.

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