Catanzaro, rivoluzione tattica e nuovi acquisti. Tutto sui giallorossi di Spader

Continua su ItaSportPress.it inizia la presentazione delle 19 avversarie del Catania nella prossima stagione di Lega Pro. Dall’Akragas alla Virtus Francavilla, mercato, tattica e probabile undici titolare.

3 - CATANZARO

Ultimi ritocchi in casa Catanzaro prima dell’inizio del campionato di Lega Pro. Dopo l’esonero di mister Erra, che l’anno scorso sulla panchina dei giallorossi ha assunto la fama di salvatore della patria, scongiurando posizioni compromettenti in classifica, il presidente Cosentino si affida a Giulio Spader. Il nuovo tecnico, cresciuto in Serie C e D, come allenatore ha militato proprio tra le fila delle giovanili delle aquile. L’attaccamento alla maglia e la conoscenza approfondita della piazza, dunque, la faranno da padrone più dell’esperienza.

MERCATO – Intanto ampia girandola di acquisti. Tra i pali, De Lucia, classe ’96, proveniente dal Taranto. In difesa, Esposito, di proprietà del Crotone, reduce dall’avventura alla Paganese, garantirà intraprendenza e incisività. Bravo nell’attaccare gli spazi e nel rubar palla, è un terzino destro che non rinuncia a incursioni insidiose in zona gol. Laboriosità tipica anche di Prestia. Il centrale classe ’93 lascia la compagine rumena del Petrolul Ploiesti, mettendo il proprio impegno a disposizione del Catanzaro. Un innesto che si rivelerà interessante non appena acquisirà più sicurezza e sintonia coi compagni. Sul versante sinistro, Di Bari dalla Pistoiese, esperto di terza serie, che fa della versatilità la sua peculiarità più in vista. Reparto arretrato rinforzato anche dall’arrivo di Favaro dal Sao Bernardo; Pasqualoni, ex veterano della Lupa Roma; Sabato dall’Alessandria. Ai saluti, invece, Ricci che rientra alla Pistoiese prima di passare all’Ancona; Di Chiara, in prestito al Perugia. Cambia volto pure il centrocampo. Tra i nuovi arrivi da cui ci si aspetta faville, figura Carcione, che nel corso della passata stagione, con la Paganese, ha collezionato 5 gol in 30 apparizioni. Classico regista, detta tempi e movimenti. Al suo fianco il giovanissimo Icardi, maturato calcisticamente nella Lupa Castelli Romani, tutto corsa e aggressività. E Baccolo, ex Messina, già a segno contro la Virtus Francavilla in Coppa Italia. Tutti elementi che non faranno rimpiangere l’addio di Bucolo, accasatosi al Catania; Olivera e Barillari, di ritorno, rispettivamente, a Modena e Crotone; Longo, ceduto temporaneamente agli azzurrostellati. Via per fine prestito Firenze e Foresta (Crotone), e Razzitti (Brescia). In compenso, il settore avanzato si arricchisce di giocatori di spessore. Tra tutti Cunzi. Trascinatore di natura, presenta un fisico brevilineo, e la capacità di accelerare spaccando in due la retroguardia avversaria. C’è poi Giovinco dal Tuttocuoio, punta in attesa di ritrovare continuità; Campagna, dal Latina; Tavares, mattatore col Messina, autore di 10 reti nel 2015/2016; Moccia, dalla Marcianise; Basrak, dal Metalac; Sarao dal Lumezzane. I giallorossi piangono, comunque, l’addio di Mancuso, che dopo due campionati vissuti ai massimi livelli, si trasferisce al Lumezzane.

TATTICA – Dal 4-3-3 di Erra al 3-5-2 di Spader. Il modulo del nuovo tecnico è congeniale alle caratteristiche dei calciatori. Squadra logica e razionale, marca lo sfidante con costanza e minuzia, piombando facilmente davanti alla porta. Merito anche di Garufi, giovane che in forza al Catania ha collezionato minuti in A e B, tanto da guadagnare una consapevolezza tale da dirigere discretamente l’attacco dei calabresi. Maita, dal canto suo, garantisce esperienza e determinazione, la stessa che lo ha animato l’anno scorso. Punto di riferimento in difesa, invece, Patti manifesta grande personalità. Così come Grandi in porta. Sicurezza è la parola d’ordine nelle retrovie. Chiudere gli spazi è, pertanto, la prerogativa dell’undici giallorosso.

FORMAZIONE – Allenatore: Giulio Spader (nuovo)

CATANZARO (3-5-2): Grandi; Di Bari, Patti, Prestia; Esposito, Icardi, Carcione, Baccolo, Sabato; Giovinco (Tavares), Cunzi (Garufi).

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