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Dopo la Lazio anche ultras Siracusa dicono no alle donne in curva: “Stiano nelle retrovie”

Redazione ITASportPress

Ma le tifose aretusee non ci stanno e chiedono la scissione dal gruppo ultras

Adesso sono due le tifoserie che dicono no alle donne in curva in prima linea. Dopo la Lazio anche il Siracusa, club che milita in serie C«La curva Anna Siracusa - si legge in un volantino degli ultrà - si allinea al comunicato diramato dalla curva nord Lazio e trova sterili e prive di fondamento le critiche rivolte ai laziali da chi con il politicamente corretto e falso buonismo si è costruito una carriera. Da sempre le prime file dei gradoni vengono occupate da chi vive la curva. Non c'è sessismo né discriminazione nei confronti delle donne che occupano file retrostanti. Questo è testimoniato dal fatto che la nostra curva porta il nome di una grande donna (il settore è intitolato alla madre di un tifoso del Siracusa, ndr) e dal fatto che nel nostro gruppo sono presenti le Aretusee, ragazze cresciute con ordine e disciplina». Da quest’anno, però, il posto delle ragazze in curva Anna sarà retrocesso di qualche posizione «non per demeriti - scrivono gli ultrà siracusani - ma per la nuova linea adottata». Ma le tifose aretusee non ci stanno e chiedono la scissione dal gruppo ultras. "Purtroppo ci si associa al pensiero della curva nord della Lazio - si legge su un altro comunicato delle Aretusee - affermando che le donne devono fare un passo indietro. Noi aretusee ci dissociamo da questo pensiero e nonostante i sacrifici fatti per essere sempre presenti al fianco dei nostri fratelli, pieghiamo il nostro striscione e la nostra bandiera dichiarando chiuso il movimento femminile Aretusee. Una decisione triste, una scelta dura e parecchio difficile". La risposta delle ultrà non si è fatta attendere dunque ed ha portato allo scioglimento del gruppo.