Riguardo al livello dell’attuale campionato di Lega Pro, la redazione di ItaSportPress.it ha intervistato in esclusiva Giuseppe Pillon, tecnico vincitore dell’allora Serie C con l’Ascoli.
Esclusiva
Pillon a ISP: “Serie C livello tecnico molto basso. Meglio Girone B e Sudtirol”
Il campionato di Serie C dopo il Covid è sceso moltissimo a livello tecnico come sottolinea Pillon a Itasportpress
Come giudica il livello generale della Serie C attuale?
“Molto basso. Dal post Covid in poi le società hanno stretto la cinghia e ridotto i costi. Il tutto ha ripercussioni sul tasso tecnico in campo”.
Ritiene vi sia un abisso rispetto ai tempi in cui vinse il Girone A con il suo Ascoli?
“Eccome! Ormai il livello tecnico si è abbassato. Forse nei settori giovanili non si cura più la tecnica individuale come un tempo… A me sembra che il gap sia notevole”.
Per quali ragioni a suo giudizio, oltre all’ipotesi dei settori giovanili?
“Troppi direttori sportivi e allenatori, senza far nomi, si improvvisano professionisti, quando di calcio sanno ben poco. E poi anche lo scouting: ormai è improvvisazione pura”.
Però c’è da segnalare l’exploit, per esempio, di Lucca…
“Sì, ma aspettiamo a fine stagione per giudicare. Io i verdetti a stagione in corso li ho sempre disapprovati”.
Qual è il suo primo bilancio dell’andamento nei Gironi A, B e C?
“Per me l’unico davvero competitivo è il Girone B. Un plauso va fatto al Südtirol: non sono lì per caso. Hanno programmato anno dopo anno e, adesso, hanno scalato la classifica. Così si vince sul lungo termine. Le false promesse non c’entrano a nulla”.
Come giudica la stagione del Catania?
“Innanzitutto vanno fatti i complimenti alla squadra: continuare a giocare in un fuoco simile non è da tutti. Chissà se si approfondisse cosa verrebbe fuori…”.
Moro sta facendo faville…
“Come per Lucca aspettiamo a fine stagione. Io non la penso tanto diversamente da Allegri sui giovani…”.
E quella del Palermo?
“Arriverà tra le prime. Ma secondo me il Bari è strutturato meglio”.
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