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Lega Pro, Ghirelli: “La Capotondi non è operazione marketing. Tra un anno ne vedremo delle belle”

Cristiana Capotondi in Lega Pro: scelta che ha attirato critiche

Redazione ITASportPress

Il candidato unico alla presidenza della Lega Pro Francesco Ghirelli ha spiegato così in un’intervista a Radio Sportiva la scelta dell’attrice Cristiana Capotondi come vicepresidente. Una operazione che molti hanno etichettato di marketing visto che l'attrice romana laureata in scienze della comunicazione e protagonista di alcuni film di successo tra cui “Notte prima degli esami” e “La mafia uccide solo d’estate”, non ha esperienze in ambito calcistico- dirigenziale.

CAPOTONDI - “Prendo atto che ci sono delle critiche ma ho avuto solo degli apprezzamenti su questa scelta. Abbiamo presentato due vicepresidenti, uno è Iacopo Tognon, grande conoscitore del calcio ed esperto del diritto sportivo. Lo metteremo a disposizione per la riforma della giustizia sportiva. L'altra è Cristiana, stupirà tutti: ne vedremo delle belle, ci darà lezioni a tutti quanti. E' anche un'ottima calciatrice. Nessuna operazione di marketing o immagine, mettiamola alla prova e riparliamone tra un anno. E' la prima volta che si parla di squadra. Noi cerchiamo di aprire la strada ad una nuova generazione di dirigenti”.

SERIE C - “Domenica si gioca. Dire che è finita, è una parola grossa. Speriamo di sì, perché prosegue il trittico lunghissimo dei tribunali. Il 6 novembre il Tar per l'Entella, il 15 il Consiglio di Stato per le altre società. Però è giusto che a novembre si giochi. Diciamo che sicuramente c'è confusione. Si potrà definire il tutto quando saranno definiti questi ultimi passaggi. Ieri si è deciso che sul prossimo campionato si deve sapere tutto entro dicembre. E' successa una cosa disastrosa in questo campionato – dice Ghirelli a Radio Sportiva - Se avessero seguito le nostre decisioni del 10 agosto, tutto si sarebbe svolto regolarmente. Come se al Giro d'Italia si annullasse la gara perché uno strappa la maglia rosa all'ultima tappa. Questo non è positivo, questo allontana la passione. Il vero disastro riguarda squadre, club, dirigenti ma soprattutto bambini e ragazzi a cui dobbiamo chiedere venti volte scusa per provare a farli innamorare del calcio. In questo modo li abbiamo allontanati".

ENTELLA - “L'Entella, diretta da un presidente, un grande industriale e una persona per bene, ci ha mandato una lettera in cui si allinea alla soluzione di giocare. Gli va dato merito ed allo stesso tempo gli va chiesto scusa per il disastro che si è creato".

VITERBESE -  “La Viterbese è andata in un tribunale, ha perso nei nostri confronti – dice Ghirelli a Sportiva - Il tribunale ha ritenuto che noi avessimo ragione, nell'applicazione dei criteri della formazione dei gironi. Unico criterio era quello della latitudine, quindi la Viterbese era in serie C. Poi è intervenuto un decreto del sottosegretario Giorgetti che ha rimesso in moto la possibilità che alcune squadre potessero cambiare il girone. Avendo vinto noi in pieno il ricorso fatto dalla Viterbese, era giusto che noi dovessimo fermare la Viterbese perché nel caso in cui ci fosse stato uno spostamento di quei club in altri gironi, la Viterbese avremmo dovuto spostarla. Oggi giocano tutti, a ranghi di 59 squadre. Anche la Viterbese".

CLUB PENALIZZATI IN C - “Abbiamo preso l'impegno di definire le regole. Se uno presenta le fideiussioni il 30 giugno, quella è l'ultima scadenza. Non ci possono essere ulteriori scadenze. Se uno la presente ed è buona va bene, sennò è fuori dal campionato”.