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Serie C, il caso di Bernardini calciatore del Pontedera: “Se tagliano gli stipendi non posso manco tornare a casa…”

foto instagram Mariano Bernardini ufficiale

Il giocatore racconta quello che potrebbe essere il suo grave problema finanziario

Redazione ITASportPress

Sì al taglio degli stipendi per aiutare le società ma occorre fare attenzione a chi, con i soldi delle mensilità ci vive e non avrebbe modo di essere autonomo in caso di sospensione dell'ingaggio. Il tema importante dei salari sta coinvolgendo ormai tutto il mondo del pallone e ad affrontare l'argomento è stato anche il centrocampista del Pontedera Mariano Bernardini che ha commentato ai taccuini de Il Mattino quella che potrebbe essere la sua situazione.

NON POSSO TORNARE A CASA - Bernardini lancia l'allarme: "Io guadagno duemila euro netti al mese, per fortuna il Pontedera paga l'appartamento ma un anno fa a Lucca non era così e mi restavano circa 1200 euro. Anzi, erano puramente teorici visto che la Lucchese non pagava, così ho dovuto spendere i soldi che avevo guadagnato nell'esperienza precedente a Pagani". "Qui pensavo di avere trovato un po' di serenità e invece non so cosa potrà accadere da qui a qualche ora, altro che giorni. I dirigenti del Pontedera sono vicini alla squadra, però è una situazione difficile. Vai a dormire con mille pensieri e ti risvegli con quegli stessi pensieri. Riuscirò a fare la spesa? Potrò pagare le bollette? Se bloccassero gli stipendi, neanche avrei i soldi per rientrare a Napoli... Io potrei tornare a casa dei miei, ma gli altri calciatori, quelli con moglie e tre figli, come farebbero? Qui si arriva al massimo a 3mila euro di stipendio", ha raccontato Bernardini.