gazzanet

Serie C, l’Arezzo minaccia sciopero senza il pagamento di due mensilità

La ripresa degli allenamenti è fissata per mercoledì e, sempre nella stessa giornata, è in programma un incontro tra una delegazione della Lega Pro e il sindaco Alessandro Ghinelli

Redazione ITASportPress

"L'Aic annuncia lo stato di agitazione dei calciatori professionisti tesserati con U.S. Arezzo srl e indice sin d'ora lo sciopero degli stessi per domenica 25 febbraio 2018, auspicando che il club, posto il preavviso di sciopero, adempia al pagamento delle somme contrattualmente dovute quantomeno per le mensilità di novembre e dicembre 2017, e comunque alle sue obbligazioni contrattuali, entro venerdì 23 febbraio. Solo questo potrebbe evitare l'esercizio del diritto di sciopero". E' quanto riportato in una nota dell'Aic sulla situazione dell'Arezzo calcio e dei suoi tesserati che si sono autofinanziati la trasferta di ieri a Pontedera (Pisa). La ripresa degli allenamenti è fissata per mercoledì e, sempre nella stessa giornata, è in programma un incontro tra una delegazione della Lega Pro e il sindaco Alessandro Ghinelli. Previsto anche un incontro, in sede, prima con i dipendenti dell'Arezzo e poi, sul campo, con lo staff tecnico e i giocatori. "Nonostante le chiare comunicazioni della scorsa settimana - riprende la nota - i calciatori non hanno ancora ricevuto alcuna somma relativa ai mesi di novembre e dicembre, e ciò si aggiunge alla mancata certezza circa l'integrale pagamento delle trattenute e dei contributi dei mesi precedenti e all'assenza di ogni chiara informazione in ordine ai progetti sportivi e alla sopravvivenza stessa della società, nonostante ben due cessioni del pacchetto di maggioranza delle quote in pochi mesi. Anzi, dalle dichiarazioni dell'attuale presidente, pare che ogni progetto sportivo sia stato abbandonato, nonostante le recenti promesse e i mai conclusi proclami di futura grandezza sportiva. Nonostante questa paradossale situazione, i calciatori stanno continuando, anche questa settimana, ad allenarsi nel rispetto della maglia, della tifoseria e della città".