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Serie C, lo spettro di una partita grottesca aleggia su Trapani-Casertana

stadio Trapani Getty Images

Due modi simili di arrivare alla partita di campionato legano Pro Piacenza e Trapani

Redazione ITASportPress

Scongiurato lo sciopero e pista libera dall'Aic, il campionato di Serie C può decollare con il girone C che a detta di molti è il più affascinante, per la storia e la passione delle piazze. Ma c'è una tifoseria (una delle più corrette d’Italia) in ansia per le sorti della propria squadra del cuore. E' quella del Trapani che vive un momento di grande delusione e sconcerto alla vigilia del match d'esordio dei granata con la Casertana. I tifosi temono che al Provinciale i granata facciano la stessa fine del Pro Piacenza che il 17 febbraio del 2019 fu battuto per 20-0 dal Cuneo. Il pallone racconta che in quella occasione gli emiliani andarono in campo senza staff tecnico e solo con giocatori giovani più il massaggiatore e ne scaturì una partita grottesca e vergognosa. Per come il Trapani si è avvicinato a questa sfida con i campani, bloccato da mille problemi societari, senza calciatori, un tecnico e i dirigenti, sembra di vivere una vigilia simile a quella del Pro Piacenza. Il Trapani scenderà in campo con una squadra che dal giorno del ritiro di inizio settembre solo due volte ha potuto allenarsi visto che la società non ha mai avuto la possibilità di organizzare le sedute di gruppo dovendo rispettare i protocolli sanitari. Così domani dovrà scendere in campo un undici granata imbottito di giovani, quelli che lo scorso anno arrivarono secondi nel girone 2B del campionato Primavera. I giovanissimi granata che sono fermi da quasi sette mesi e con una condizione fisica certamente non ideale, non possono affrontare la Casertana che oltre alla qualità nettamente superiore ha anche un mese di allenamenti sulle gambe. I pochi elementi professionisti della rosa del Trapani che si uniranno ai giovanissimi non potranno fare miracoli dopo qualche allenamento in spiaggia e con la cyclette da camera.

QUESTE LE REAZIONI DOPO IL 20-0

GHIRELLI - Il presidente della Lega Pro dopo il 20-0 puntò il dito su chi a inizio stagione non vigilò su una situazione segnalata già in estate alla Figc: "Questo caso si poteva evitare se si fossero rispettati due elementi: esclusione dal campionato del Pro Piacenza, a luglio, per mancanza della fidejussione: la Lega Pro la chiese. E che l'iter per quanto riguarda le violazioni compiute fosse stato chiaro e definito in tempi certi. L'unica possibilità che avevamo per non compromettere la regolarità del campionato era farli giocare e intanto verificare il loro comportamento. Questa vicenda dimostra che è stata violata volutamente la lealtà sportiva. Quando si decide di mandare in campo un massaggiatore è evidente che c'è una manovra rivolta a frodare un percorso".Poi il numero uno della Lega Pro, Francesco Ghirelli,  ai microfoni di 'Radio anch'io sport' su Rai Radio1 disse. "In questa vicenda c'è un altro aspetto che mi inquieta: il fatto che i genitori non si siano opposti a far scendere in campo ed a far vivere una esperienza disastrosa a quei ragazzini per il solo scopo che ai loro amici, non dei bambini, tra qualche anno potranno dire 'mio figlio ha debuttato nel calcio professionistico'. E' stata una lezione educativa veramente ignobile".

GIORGETTI - "E' una vergogna - scrisse in una nota l'allora sottosegretario Giancarlo Giorgetti - inaudita quello che è accaduto ieri al Peschiero di Cuneo. L'umiliazione dei sette giovanissimi della Pro Piacenza è una cosa che non voglio più vedere. Bisogna garantire il rispetto delle norme, sulla carta in vigore dal prossimo anno, e cioè il divieto della partecipazione ai campionati per i club che non sono in regola. Così non si può andare avanti. Intendo convocare tutte le parti interessati per trovare una soluzione che tuteli prima di tutto i giovani e la loro passione per lo sport. Domani vedrò Gravina con il quale ho già affrontato l'argomento. Gli interessi e gli egoismi non possono scendere in campo".

AIC - L'ex presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi, scrisse su Instagram: "Ma i genitori? I dirigenti? 20-0 è giocare con la dignità di altri. Nelle categorie professionistiche non è ammissibile iniziare una partita senza la squadra al completo! Si devono cambiare le regole? Cambiamole al più presto perché se aspettiamo il buon senso di 'dirigenti' e 'imprenditori' del calcio sarà sempre peggio".

GIUDICE SPORTIVO  - "Al di là delle consapevoli, plurime e fraudolente violazioni regolamentari messe in atto dalla società Pro Piacenza (che verranno di seguito individuate e sanzionate), – si legge nel dispositivo – preme sottolineare l’inaccettabile comportamento della medesima società la quale, mortificando l’essenza stessa della competizione sportiva, ha costretto sia i soggetti inseriti nella propria distinta che i calciatori della squadra avversaria a disputare una gara “farsesca” dal punto di vista tecnico (nonché pericolosa per l’incolumità fisica di soggetti non adeguatamente preparati dal punto di vista agonistico), abusando dei diritti formali certamente concessi dal regolamento, ma basati su principi di lealtà e correttezza che nella fattispecie sono stati sovvertiti, stravolti e letteralmente calpestati”.