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Sicula Leonzio, Leonardi: “Contro la Paganese non si può sbagliare. Serve la gara della vita”

Le parole del presidente della Sicula Leonzio in vista del match di domenica pomeriggio contro la Paganese

Redazione ITASportPress

Prima della gara contro la Paganese, in conferenza stampa, interviene il presidente della Sicula Leonzio, Giuseppe Leonardi. Ecco quanto riportato dal sito ufficiale della squadra bianconera:

PAGANESE – “Andiamo ad affrontare, come oggi dice la classifica, una diretta concorrente per la salvezza, i punti in palio sono doppi. Sappiamo dell’importanza della partita, che non possiamo più sbagliare perchè purtroppo, vuoi o non vuoi, il treno di questa classifica sta correndo, non possiamo più aspettare, guardare alla fortuna o alla sfortuna. Già da domani dobbiamo avere in testa l’imperativo dei 3 punti. Sappiamo che la Leonzio quando vuole può essere superiore a tutti. Si la sfortuna, ma la fortuna creiamocela. Domani la Leonzio vuole i 3 punti, sembra che la Leonzio sia terra di conquista e non è cosi. Le partite vanno sudate. Chiedo ai ragazzi la rabbia, la voglia. Io parlo poche volte allo spogliatoio. Rigoli è il nostro allenatore, ce lo teniamo stretto, domenica abbiamo una gara da vincere, una battaglia. Ad oggi abbiamo una rosa importante, stiamo cercando di svegliare qualcosa che a internamente si è perso. Non ci aiuta giocare nemmeno giocare davanti a 80 persone. Quando perdi i problemi vengono amplificati. Questo gruppo può riuscirvi. Io parlo poche volte allo spogliatoio. Un presidente deve intervenire di rado, per risolvere le problematiche ma non a livello tecnico. Ho parlato alla squadra, calciatori che sono stati scelti uno per uno. Portare certi giocatori non è stato semplice. Lentini e la Leonzio poteva altrimenti dimenticarsi giocatori di questo calibro. Il calcio è un circo, non è facile convincere procuratori e i giocatori a venire a Lentini. Noi rappresentiamo la città. I giocatori scendono in campo con l’obiettivo di vincere. Ho chiesto ai ragazzi la partita della vita. Il campionato non ci aspetta, non abbiamo altri gettoni”.

LE ISTITUZIONI CI TUTELINO -  “Abbiamo riaperto una mini biglietteria, la Questura ci ha concesso 80 biglietti, quasi tutti venduti, la richiesta è tantissima, poi cercheremo di far capire alla Questura e agli organi competenti che è inammissibile tenere uno stadio chiuso per ordine di pubblico. Non c’è una motivazione perchè lo stadio “Massimino” sia solo agli abbonati o agli 80 tifosi. Mi discosto dall’argomento della partita contro la Paganese. Vedo tutti gli stadi d’Italia, da Olbia per l’Arzachena, a Siracusa per l’Akragas, dove le questure e i prefetti aprono le tribune a tutti i tifosi. Ho inoltrato una nota al Questore, al Capo di Gabinetto e al primo cittadino di Lentini, dove chiedo un pronto intervento su questa situazione. La Leonzio è abbandonata a sè. Un imprenditore che sta investendo, che ha fatto miracoli. Chiedevamo la possibilità di sbigliettare ai residenti o ai nativi di Lentini e Carlentini, di premiare l’indotto che ha bisogno di questo sfogo. Si parla di una città in difficoltà ma è la società ad avere portato alla ribalta questa città che è sotto gli occhi di tutti a livello nazionale. Chiedo al Sindaco Saverio Bosco, con un pizzico di amarezza, di intervenire per capire le motivazioni per cui dobbiamo avere questi gravi handicap.

La Leonzio aveva 3-4 progetti nel sociale al momento bloccati. Chiedo ufficialmente al Sindaco un incontro per capire le problematiche. Il Cibali, che ospita 20.000 persone non può non ospitare 500 tifosi oltre agli abbonati. La soluzione non è chiudere gli stadi, non voglio criticare la Questura, sarei un pazzo, ma ci sono altri stadi come la Virtus Francavilla che gioca a Brindisi, come il Renate, come l’Akragas, che sono trattati diversamente. Chiedo all’amministrazione di tutelare la Leonzio, un bene della città di Lentini. C’è una proprietà che sta investendo nel territorio, che vuole essere coccolata, protetta e garantita. Il Sindaco ha anche un assessore, ma chi lo ha visto? Chiedo l’ aiuto della mia città. Io rappresento Lentini. Si parla per il bene della città. Il Sindaco deve tutelare i propri cittadini e quindi i propri tifosi. Non vi è alcun disegno contro la Leonzio, mi confronto anche con altri presidenti ma non capisco perchè sia trattato diversamente dagli organi competenti e dalle istituzioni. Non abbiamo mai portato scompiglio, nè fuori, nè in casa. La gente deve sapere la verità. La Leonzio è abbandonata, non sono tutelato dai miei organi amministrativi. Lunedì verrò premiato a Vittoria, davanti ad una cornice nazionale, e rappresenterò Lentini. Lo scorso anno fu premiato Seby Catania, quest’anno Ciccio Cozza, allenatori e giocatori che hanno avuto vetrina e opportunità dalla Leonzio. Non facciamo scappare questa vetrina che si chiama serie C. La salvezza passa anche da questo, non facciamo scappare questo treno e da questa vicinanza alla proprietà. Non c’è alcun conforto, nè la vicinanza dell’amministrazione. C’è diffidenza, silenzio, negatività. Io sono ancora in tempo per andarmene. Nessuno mi obbliga a fare calcio in questa piazza calcistica. Se questa proprietà non è desiderata ce lo dicano. Questo stadio cade a pezzi e il Comune mi ha dato in affidamento uno stadio abbandonato e che cade a pezzi e che necessita di continui interventi. Nessun privato andrebbe a investire sulle torri faro che ribadisco non è come accendere una lampadina. Il confronto sarebbe necessario. Purtroppo le polemiche vanno anche fatte sui social. Se non ho risposte, né alle mail né alle lettere, dobbiamo rimboccarci le maniche. Non capiamo il motivo perché siamo abbandonati. Abbiamo un giocattolo importante. La società fa sacrifici, si spendono milioni di euro, senza contributi. Tutte le opere sono a carico mio. L’amministrazione dà tutto per scontato. Questa è la realtà dei fatti. Bisogna stare vicini alla Leonzio, i presidenti vanno e vengono. La Leonzio rimane ma bisogna stare vicini e occorre sensibilità”.