ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

gazzanet

Trapani che farsa! adesso manca solo Pallotta

fabio-petroni

Davvero incredibile la vicenda della cessione del club

Redazione ITASportPress

Data l’innegabile propensione della proprietà del Trapani a trovare interlocutori il cui cognome inizi con la lettera P e contenga due L tutti a Trapani cominciano a sperare che il prossimo, dopo PELLINO e PILLISIO, sia James PALLOTTA fresco di cessione della Roma… Non solo perché PeLLino, stando alle cronache, è ben lontano dal risolvere i problemi del Trapani, ma perché ormai solo la speranza può aiutare i tifosi trapanesi a sopportare quella che ormai ha assunto i toni di una farsa che non fa solo ridere ma piangere, chi ama il Trapani, lo sport, il calcio, la Sicilia.

PETRONILANDIA - Pur se da un punto di vista giornalistico, e quindi egoisticamente, dovremmo essere contenti degli spunti di cronaca che quotidianamente giungono da Petronilandia crediamo però che i fatti, grotteschi e incontestabili, che stanno riguardando una società prima da tutti ben voluta e ben vista stanno superando ogni limite. Fabio Petroni, vero artefice di tutto, dopo aver dichiarato personalmente, senza ricorrere alle solite nomine, deleghe e procure, di non essere più in grado di gestire il Trapani, per non dire finanziare, dopo aver dichiarato nella veste di Vision di aver ceduto il 100%, dopo aver precisato di aver dimenticato uno zero, trattandosi del 10 e non del 100, dopo aver rinnovato il cdaVision con un rimpasto ad hoc in cui ha nominato AD tale Massimiliano Vignati, ha spedito a Trapani una persona che ha confermato che ha preso il dieci e che avrà il 100 entro Capodanno, affiancandogli come unico supporto un dirigente (?) a suo tempo nominato “responsabile degli atleti” oggi degradato a “responsabile del responsabile”.

PELLINO COME AGNELLI? - Riassumendo, il Trapani oggi lo dovrebbe gestire Pellino (il quale non risulta abbia esibito una delega, una procura, un contratto di consulenza, un incarico dirigenziale che giustifichi la sua presenza e il suo esercizio di potere) sol perché avrebbe acquistato il 10% ( come se un semplice azionista della FIAT si presenti a Torino per gestire…) ma in sostanza, come logico, non lo sta gestendo nessuno, perché non ci sono dipendenti (ai quali Pellino avrebbe, a suo dire, bonificato uno stipendio), lo stadio è chiuso, non c’è centro sportivo, non c’è addetto stampa, anzi no da oggi ce ne sono due (così come ci sono due ds e due mister), non ci sono protocolli attuati, non ci sono soldi, anzi istanze di fallimento, non ci sono i tifosi, che giustamente protestano … la loro innocenza! In compenso abbondano le brutte figure per non dire mortificazioni, vedi giudizi sportivi chiusi con sentenze di rigetto e bacchettate giuridiche notevoli, senza considerare lo sfogo del capitano sindacalista, il comunicato dell’AIC, la precisazione/avviso della Lega C, le vertenze arbitrali del dg e dei calciatori più importanti.

UN UOMO SOLO AL COMANDO - In sostanza, di fatto (ma anche giuridicamente fino a prova documentale contraria), il Trapani è ancora gestito dalla PetroniVision, cioè giustamente da chi è attuale proprietario del Trapani nonostante prima, non costretto da nessuno, lo abbia rilevato in B, non pagato, portato in C, messo in vendita, non venduto e abbandonato al suo destino, che prevede a breve (forse) la prima giornata domenica senza aver fatto un solo allenamento, anzi uno solo irregolare come da indagine Procura FIGC, un turno di Coppa Italia TIM da disputare il 30 p.v. a Brescia non si sa come e con chi.

SINDACO PROVACI ANCORA - Prima che la farsa diventi tragedia, onde evitare la cronaca di una morte annunciata, non resta che auspicare che entro oggi il Sindaco di Trapani, da noi di recente intervistato e di cui abbiamo apprezzato la chiarezza e linearità delle risposte, voglia rivolgere un ultimo appello a Petroni, nell’interesse non solo di una delle Città più belle e di una delle tifoserie più corrette d’Italia, ma del calcio e delle passioni positive che suscita in chi ne ama gli aspetti più puri: “metta da parte la questione prezzo, che se proprio necessaria potrà essere affrontata col tempo e con stile diverso, meno pubblico e più privato, lasci il Trapani ai trapanesi, simbolicamente presso la Casa Comunale. Perché la dignità di un popolo, il nome di una Città, l’amore per la maglia, non hanno prezzo. Se farà questo, siamo sicuri, i trapanesi gliene saranno grati e perdoneranno pure gli errori commessi.