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Trapani, Luperini: ” Quello che si è visto oggi è solo una piccola parte del caos”

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Il calciatore granata spiega di chi sono le responsabilità

Redazione ITASportPress

La fine più scontata oggi è accaduta, perché con il caos creato a Trapani un finale diverso era impossibile immaginarlo: la squadra non è potuta scendere in campo, il match contro la Casertana non si è disputato. I microfoni di TuttoMercatoWeb.com hanno contattato il centrocampista granata Gregorio Luperini, che ha fatto chiarezza in merito: "Quello che è successo oggi, sotto gli occhi di tutti è stata la ciliegina sulla torta, tutti si sono resi conto di quello che sta succedendo a Trapani, ma posso garantire che quello che si è visto è solo una piccola parte. Siamo stati convocati a Trapani, dove siamo a spese nostre senza percepire un euro, dal 3 settembre, ma abbiamo svolto solo un allenamento, quello di ieri, prima solo due sgambate l'8 e il 9 settembre, senza neppure avere il risultato dei tamponi fatti il 7, che hanno per altro evidenziato un positivo, messo subito in isolamento... per fortuna noi siamo risultati tutti negativi. Non è possibile lavorare, da quando c'è stato il passaggio di proprietà non sono stati tesserati né allenatore, Biagioni sarà tesserato domani, né dottori, nessuno ci dove e quando allenarci: al campo ovviamente non viene nessuno, i dipendenti non sono pagati, solo ogni tanto qualcuno arriva al campo sperando sulla parola che continuamente viene data ma non è poi rispettata. Il nuovo presidente Pellino ha definito noi giocatori sindacalisti, la colpa sembrava esser nostra, poi l'ha scaricata sui dipendenti e persino sui tifosi, raccontando che hanno intimorito con spranghe squadra e staff... oggi invece la colpa pare essere del Dott. e Mazzarella. Vi rendete conto? La colpa data a un dottore che ora è in malattia, ma lavora qui da 45 anni, gratis per di più. Una cosa del genere non è mai accaduta nel mondo del calcio. Noi ci mettiamo la faccia, siamo sempre pronti e presenti, anche quando, come oggi, non ci è dato modo. La realtà è questa"