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NAPOLI, si riparte dalla provincia per vincere ma è rischioso

Ritornare sui propri passi non è una scelta facile ne da compiere ne tantomeno da digerire. E’, però, quello che sta facendo il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che, dopo due anni ben al di sotto delle previsioni con la guida di...

Redazione ITASportPress

Ritornare sui propri passi non è una scelta facile ne da compiere ne tantomeno da digerire. E’, però, quello che sta facendo il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che, dopo due anni ben al di sotto delle previsioni con la guida di Rafa Benitez, sembra voler riportare a Castelvolturno la cultura del lavoro e della fame calcistica. ADL sa bene come si fa. Già 6 anni fa decise di cambiare tutto cacciando un direttore sportivo molto capace come Marino, portando dietro la scrivania un giovane sconosciuto come Bigon e mettendo in panchina un allenatore da provincia come Walter Mazzarri. Numeri alla mano, con l’ex allenatore blucerchiato, le cose non sono andate tanto meglio rispetto alla guida spagnola di Benitez: una Coppa Italia conquistata dall’allenatore livornese contro una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana conquistate dall’ex Liverpool. Il Napoli di quegli anni, però, convinceva di più. Benitez, infatti, non è riuscito a portare a Napoli quell’ “aria” internazionale richiesta da ADL.

Quindi via al ritorno alle origini. Dietro la scrivania va Giuntoli, DS che si è dimostrato capace compiendo un miracolo (non mezzo) portando il Carpi in Serie A. In panchina va Maurizio Sarri che, come scrivevamo la settimana scorsa, è un allenatore forse dai più sottovalutato ma dalle grandi capacità tattiche. Anche in campo la musica sembra cambiare. I nomi altisonanti non ci sono più ma arrivano giocatori che si sono fatti le ossa nelle serie minori, che muiono dalla voglia di correre sul prato verde del San Paolo. Primo colpo Mirko Valdifiori, giocatore che non ha nulla da invidiare a Kondogbia e che rappresenta il futuro per la Nazionale. In avanti sembra esserci un grande interesse per Saponara, giocatore che nell’ambiente giusto fa la differenza (vedi il ritorno a Empoli di quest’anno). Insieme a Mertens e Higuain (rimarrà?) si può creare il giusto mix per fare qualcosa di importante in un anno, come quello venturo, che potrebbe vedere una Juventus scarica di motivazioni dopo la super stagione appena conclusa.

Se ci sarà fiducia nel nuovo progetto provinciale (e siamo sicuri che così sarà) il Napoli dirà la sua, nella prossima stagione, in maniera importante.