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Cruz: “Coronavirus? Se accadesse in Argentina come a Milano sarebbe catastrofe. Ho temuto anche per la mia salute…”

L'ex attaccante dell'Inter sul difficile momento

Redazione ITASportPress

Julio Cruz, ex attaccante che ha vestito le maglie anche di Inter e Bologna in Serie A, ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport in merito alla situazione d'emergenza legata al coronavirus facendo un parallelo tra la situazione italiana e quella dell'Argentina.

DRAMMA - "Se quello che è successo a Milano succedesse un giorno in Argentina, sarebbe una catastrofe, una strage, qua da noi la sanità è molto indietro rispetto a quella italiana", ha detto Cruz. "Ecco perché quando vedo la gente che per le strade di Buenos Aires fa finta di niente, come se noi fossimo inattaccabili dal virus, la prenderei a schiaffi. L’Argentina è un Paese da sempre molto vicino all’Italia, ma per queste persone è come se l’Italia appartenesse a un altro mondo. Il mio cuore sarà sempre argentino ma l’Italia è la mia seconda Patria. Soffro per quello che sta accadendo".

ISOLAMENTO - Anche El Jardinero, però, sta tenendo le giuste precauzioni per evitare il contagio: "Non esco di casa da 25 giorni, e non nascondo di avere paura. Qua per il momento i contagiati sono sui duemila e fino a questo momento ci sono stati 100 morti, ma i tamponi li fanno solo a chi ha febbre altissima, mal di gola e problemi respiratori. Non si può sapere quanti già hanno contratto il virus pur non avendo sintomi". E poi la paura: "Ad inizio febbraio ho temuto anch’io di averlo preso. Nell’albergo di Buenos Aires dove io ho l’ufficio, il console italiano ha fatto una festa alla quale hanno preso parte tanti invitati, tra i quali anche una cinquantina di italiani. A quel punto non era ancora esplosa la pandemia, ma una settimana più tardi ho avuto un mal di testa pazzesco come mai prima nella mia vita e un forte mal di pancia. Mi sono rasserenato in parte non avendo la febbre, ma non sapevo cosa fosse. Per fortuna dopo due giorni sono stato meglio ma ho pensato al peggio".