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Dichiarazioni

Euro 2020, gli azzurri ricordano la vittoria un mese dopo

Bonucci e Chiellini

Spinazzola, Bonucci e Acerbi hanno voluto raccontare, ad un mese di distanza, dalla vittoria dell'Europeo, le loro sensazioni.

Redazione ITASportPress

11 Luglio-11 Agosto. E' già passato un mese, dalla vittoria dell'Europeo da parte dei nostri azzurri. In questo 2021, lo sport italiano ha toccato i vertici più alti e questo viene testimoniato anche  dalle quaranta medaglie conquistate  dall'Italia alle Olimpiadi di Tokyo.

 Spinazzola (getty images)

RICORDI - Ad un mese esatto dalla finale tra Italia e Inghilterra, alcuni dei nostri ragazzi, hanno  voluto ricordare tutte le emozioni e le sensazioni provate durante tutto lo svolgimento dell'Europeo. Spinazzola è stato sfortunato, non ha potuto disputare la finale a causa del brutto infortunio, subito contro il Belgio, ma è legato lo stesso alla notte di Wembley: "Quello è stato il giorno più bello della mia carriera, non potevo desiderare qualcosa di migliore". Secondo l'esterno della Roma, la gara più difficile è stata quella contro l'Austria: "Quella è stata la partita più combattuta, abbiamo lottato e sudato contro una squadra intensa e aggressiva. Lì ho capito che eravamo un grande gruppo. Nelle difficoltà ci siamo uniti e non abbiamo mai mollato. Fino a quel momento avevamo fatto sembrare tutto facile, in quella partita abbiamo avuto le prime difficoltà". Sul contributo di mister Mancini  e di Vialli, Spinazzola dichiara: "Mancini è stato formidabile da subito. Ci ha detto dall'inizio che potevamo vincere, ci ha trasmesso serenità e tranquillità anche prima della finale. Vialli è stato il saggio del gruppo. Poche parole, ma aveva sempre quella giusta al momento giusto con un pensiero profondo". Anche Bonucci non poteva esimersi dal ricordare questa magica avventura: "Un'estate italiana storica. Da quando sono partito sentivo dentro che potesse andare così. Gioire tutti insieme è stato qualcosa di incredibile e unico, non ci sono fedi calcistiche che tengono. Il difensore della Juventus ha dichiarato di aver lavorato molto per farsi trovare pronto, al momento giusto: "Dall'11 giugno insieme al mio mental coach, Alberto Ferrarini, abbiamo lavorato e battuto sul fatto che potessi essere decisivo. Così è stato. Ci credevo fin dall'inizio in questa squadra e sul fatto che potevamo essere protagonisti". Francesco Acerbi ha ribadito come la forza dell'Italia sia stata quella del gruppo: "Prima che calciatori siamo persone a cui piace divertirsi, stare in gruppo. E' stato un ambiente nel quale ci sentivamo a casa, eravamo felici e tutti remavamo nella stessa direzione per un solo obiettivo. Quando sei felice di fare una cosa insieme ad altre persone, anche in partita viene tutto più semplice. E anche il mister ci chiedeva questo, di essere noi stessi e mettere in mostra le nostre qualità, divertendosi. Questo è stato il nostro segreto per vincere gli Europei. Rivedere le immagini è una bella emozione, è stato qualcosa di straordinario e ripensarci ti fa capire quanto di bello è stato fatto. Posso solo che essere felice e orgoglioso".

 

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